Del recupero del lago di Quarto, il cui bacino è fortemente ridotto dalla terra accumulata in decenni di incuria, si parla da più di trent’anni. Lo caldeggiava Giorgio Zanniboni, l’artefice dell’Acquedotto di Romagna, come complemento della Diga di Ridracoli, ma i finanziamenti furono dirottati al Canale Emiliano-Romagnolo. Il sindaco di Sarsina Lorenzo Cappelli mosse mari e monti, in qualche ministero a Roma ci sono voluminosi dossier, ma non riuscì nell’inetnto. Ora è tornato in primo piano dopo l’alluvione dell’anno scorso perché avrebbe potuto motigare gli effetti nefasti trattenendo una considerevole massa d’acqua del Savio come la Diga di Ridracoli ha fatto col fiume Bidente.
La palla adesso è nelle mani di Enrico Cangini, giovane e dinamico successore di Cappelli sulla poltrona di sindaco di Sarsina, che dal 6 marzo scorso attende che il generale Francesco Paolo Figliuolo risponda alla sua richiesta di inserimento nei Piani speciali della ricostruzione post-alluvione. Una sponda l’ha trovata in Alice Buonguerrieri, parlamentare di Fratelli d’Italia, nel viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, ma adesso ce n’è un’altra: Elena Ugolini, candidata civica appoggiata dal centrodestra alle elezioni regionali di fine ottobre, che lunedì pomeriggio, a conclusione di un tour nell’appennino forlivese che ha toccato Bagno di Romagna e San Piero, si è fermata a Quarto ed è stata conquistata dal lago: "Nel programma dei miei primi cento giorni rientra a pieno titolo l’avvio della realizzazione del lago di Quarto. Da anni i cittadini sono presi in giro da chi, senza rispetto, ha annunciato progetti su progetti senza però tradurre in realtà concretamente alcunché".