REDAZIONE CESENA

La stangata è assicurata. Rc auto, che accelerazione: "Colpa dell’inflazione"

Il premio medio nell’ultimo anno è aumentato di quasi cento euro. Lungarini: "È una garanzia cruciale sul futuro di persone e famiglie".

La stangata è assicurata. Rc auto, che accelerazione: "Colpa dell’inflazione"

Altre spiacevoli soprese dietro l’angolo. Quest’anno rinnovare l’assicurazione auto nel nostro territorio costerà in media quasi il 25% in più (24.7%) rispetto al 2022. Il dato è frutto di una rilevazione realizzata da Facile.it che indica come il tema sia una costante in tutta la Regione. Anzi, a sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno, nella nostra Provincia il corrispettivo versato è – sempre con riferimento ai valori medi – più basso rispetto a quanto chiesto in tutto il resto dell’Emilia Romagna. Gli automobilisti cesenati sono infatti arrivati a pagare 485 euro, contro per esempio i 550 di chi risiede a Rimini e i 518 dei ravennati. La Provincia con la maggior crescita percentuale è invece quella di Modena (36%, che vale un importo medio di 527 euro), superiore anche a Bologna (che ha registrato un +30% fino a 542 euro). Se la media regionale è così di 521 euro a tagliando, allargando il dato a livello nazionale, va ancora peggio: nel BelPaese si spendono infatti 614 euro, il 28% in più rispetto allo scorso anno.

"Le ragioni sono le stesse che riguardano tutti i settori – commenta Oreste Lungarini, dell’omonima assicurazione - I costi di riparazione dei veicoli sono aumentati per via della crescita delle bollette elettriche e dei materiali di ricambio, senza contare il fatto che dopo la pandemia si è registrato un crescente numero di incidenti, legati alla massiccia ripresa della circolazione dei veicoli. Ci sono comparti nei quali negli ultimi tempi i costi sono anche raddoppiati; il settore assicurativo fortunatamente è molto lontano da quei livelli, ma questo non toglie che anche in questo ambito l’impatto dell’inflazione si sia fatto sentire in maniera significativa". Lungarini cita le differenze tra regioni, rimarcando in ogni caso l’importanza di dotarsi di una buona copertura: "C’è chi vede l’assicurazione come una tassa – analizza – Non è assolutamente così. Parliamo di una garanzia cruciale sul futuro delle persone e delle famiglie, in particolare legato al patrimonio, che deve essere tutelato. In base alle esigenze di ognuno serve ‘costruire’ un modello che non deve avere l’obiettivo di spendere il meno possibile, ma di ottimizzare al meglio il contesto, mettendo al sicuro se stessi e la comunità. Un esempio? Il più recente riguarda l’alluvione. Nessuno immaginava una tragedia come quella che ci ha colpito a maggio, ma diversi clienti avevano comunque scelto di proteggersi dalle conseguenze legate al maltempo, temendo magari forti grandinate. Tutte quelle posizioni sono state risarcite".

Se è vero che aumentano i costi, è anche vero che aumenta pure la consapevolezza, legata magari alla predisposizione ad aggiungere coperture accessorie. "Anche in questo caso – chiude Lungarini – la personalizzazione è cruciale. Penso per esempio all’assicurazione sul conducente, importantissima per tutelare chi guida, che altrimenti risulta scoperto. In base all’uso del mezzo si possono valutare diverse soluzioni che ottimizzino costi e rischi: se guido poco e lavoro in contesti in cui magari potrebbero verificarsi infortuni, è probabilmente più efficace pensare a tutelare la persona a 360 gradi, a prescindere dal fatto che sia o meno al volante".