Cesena, 14 settembre 2024 – Sospetti, pesanti come macigni. Continuano a essere tante le piste seguite dalla famiglia di Cristina Golinucci, la ragazza di 21 anni scomparsa 32 anni fa dal convento dei Frati Cappuccini a Cesena. Piste che si intrecciano tra loro e poi prendono strade diverse e che sono state ripercorse ieri mattina da Marisa Degli Angeli, madre di Cristina, e dall’avvocata Barbara Iannuccelli, ospiti alla trasmissione Storie Italiane su Rai Uno. "Un uomo ricorda di aver visto una ragazza con un frate…" è l’incipit della trasmissione che aggiunge elementi a un’inchiesta nebulosa che in 32 anni non ha portato ad avere risposte.
E ancora, tra i racconti della trasmissione di Rai Uno, emerge la testimonianza scioccante di Emanuel Boke: "Ho ammazzato io Cristina Golinucci, chiedo perdono a Dio…" per poi ritrattare: "Non è vero non sono stato io, l’ho detto solo per uscire di prigione". E poi quei sacchi maleodoranti di colore nero nel bosco di Montepetra dove un frate, padre Renato, era stato visto scomparire mano nella mano con una ragazza. "Aiutatemi a ricostruire gli ultimi momenti di vita di Cristina – è l’appello accorato di mamma Marisa – se qualcuno sa qualcosa o ha visto qualcosa il giorno della scomparsa di mia figlia, parli". E ancora altre testimonianze che aggiungono dubbi su dubbi: "Ho visto Cristina litigare con padre Renato e poi piangere il giorno della scomparsa". Tutti tasselli che l’avvocato Barbara Iannuccelli chiede di aggiungere al fascicolo delle indagini che potrebbero trovare la loro decima chiusura ‘forzata’ il 26 settembre durante l’udienza fissata dal giudice per decidere sull’archiviazione del caso. E tra le tante piste che si intersecano in questo giallo senza fine emerge anche una lettera anonima recapitata a mamma Marisa in cui c’è scritto che "Cristina è stata sepolta nella vigna del convento", un luogo in cui gli investigatori hanno già cercato con i georadar che però non hanno raggiunto una profondità elevata. Dov’è il corpo di Cristina Golinucci? E’ la domanda che assilla mamma Marisa, che appare stanca e segnata da un dolore che non si arresta. Un nuovo esposto, presentato in procura dall’avvocata Ilaria Abbondanza, riguarda il giorno della scomparsa di Cristina ed è stato portato alla luce dallo scrittore e autore cesenate Giacomo Garaffoni che ha messo in scena lo spettacolo ‘Voglio soltanto le ossa’ sulla scomparsa di Cristina Golinucci. Quel giorno nel parcheggio dei Frati Cappuccini in cui è stata trovata la cinquecento azzurra di Cristina, c’era anche una vettura di colore rosso posteggiata nello stesso parcheggio. Il proprietario è un uomo cesenate di 50 anni, che era un ex fidanzato di Cristina. Una persona che è emerso essere costantemente al suo fianco nelle settimane e nei giorni precedenti alla scomparsa. Aveva avuto con Cristina una fitta corrispondenza epistolare proseguita anche dopo che si erano lasciati. Tra le varie tesi battute c’è anche quella che la morte di Cristina non sia avvenuta nel parcheggio ma che la ragazza, dopo aver posteggiato, sia salita nell’auto di qualcuno. Sarà forse quell’auto rossa? Dubbi, domande, sospetti, che fanno rabbrividire Marisa Degli Angeli.