GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

La riviera sott’acqua. Caduta più pioggia dell’alluvione del 2023

Il ciclone Boris ha messo a dura prova le quattro località della costa. Le zone più colpite sono quelle vicine al Pisciatello e al canale Olca.

Il ciclone Boris ha messo a dura prova le quattro località della costa. Le zone più colpite sono quelle vicine al Pisciatello e al canale Olca.

Il ciclone Boris ha messo a dura prova le quattro località della costa. Le zone più colpite sono quelle vicine al Pisciatello e al canale Olca.

L’allerta meteo per il passaggio del ciclone "Boris" ha messo a dura prova la costa anche nella giornata di ieri, con tante apprensioni soprattutto nell’immediato entroterra, ma il peggio sembrerebbe essere passato. Utilizzare il condizionale è d’obbligo, anche perchè spesso ad una perturbazione ne segue a breve un’altra; tuttavia le condizioni meteo sono in miglioramento. Nelle quattro località costiere della provincia di Forlì-Cesena (Cesenatico, Gatteo a Mare, San Mauro Mare e Savignano Mare), le intense precipitazioni straordinarie hanno causato allagamenti temporanei in molte strade, tuttavia la circolazione non ne ha risentito in modo particolare. Alcune vie sono state momentaneamente chiuse al traffico in via precauzionale, come ad esempio accaduto nelle campagne di Cesenatico nella metà mattinata di ieri, quando i tecnici comunali e la Polizia locale hanno sbarrato parte di via Stradone, nel tratto compreso fra le intersezioni con via Capannaguzzo e via Stradone Sala.

In una nota di ieri mattina il Comune di Cesenatico comunica che da martedì sono caduti sul territorio oltre 20 centimetri di pioggia, si sono registrate ingressioni marine sul lungomare nella prima parte di Valverde che è tra quelle maggiormente soggette a fenomeni di erosione, e ci sono stati diversi interventi per degli allagamenti. La furia del mare ha eroso parecchi metri cubi di sabbia in tutte le quattro località balneari della Provincia, ma questo è uno scenario purtroppo vissuto in tutte le spiagge della costa Adriatica, dove le onde hanno picchiato forte. Il mare mosso e la concomitanza con picchi di alta marea, aveva obbligato l’amministrazione di Cesenatico a chiudere le Porte Vinciane, l’imponente meccanismo che sbarra il porto canale. Questo ha consentito ancora una volta di salvare dall’allagamento le due sponde dello stesso porto, dove ci sono 400 fra ristoranti, bar, negozi, altre attività commerciali e abitazioni. Nella notte la marea si è abbassata, è stato così possibile aprire le porte con largo anticipo ed il mare, come si dice da queste parti, ha ricominciato a "prendere" l’acqua dei canali, che è potuta defluire e questo ha sensibilmente migliorato la situazione idraulica sotto stress da due giorni.

Le maggiori preoccupazioni erano per l’entroterra, in quanto si erano molto alzati i livelli del Pisciatello e del canale consorziale Olca nella zona di Sala, la stessa zona colpita dall’alluvione nel maggio 2023. Qui sono intervenuti giorno e notte i tecnici comunali, i responsabili della Protezione Civile e della Regione Emilia-Romagna, insieme agli operatori del Consorzio di Bonifica ed i volontari che hanno effettuato un grande lavoro per portare e posizione centinaia di sacchetti di sabbia per rafforzare gli argini nei punti più critici dei corsi d’acqua. Il sindaco Matteo Gozzoli ha seguito anch’egli giorno e notte l’evolversi della situazione, dando una mano e monitorando costantemente il territorio: "Il livello delle precipitazioni che ancora non si fermano, ha superato quello del maggio 2023 e il territorio di Cesenatico come quello di tutta la Romagna e parte dell’Emilia è in sofferenza. Ci stiamo adoperando con tutte le forze per garantire la sicurezza dei cittadini e delle loro case e voglio ringraziare tutte le persone che stanno mettendo a disposizione tempo e mezzi per aiutare la collettività".