PAOLO MORELLI
Cronaca

La rabbia degli alluvionati: "Siamo stanchi di avere paura ogni volta che piove"

La manifestazione di protesta dei comitati romagnoli insieme agli agricoltori davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna.

La rabbia degli alluvionati: "Siamo stanchi di avere  paura ogni volta che piove"

La manifestazione di protesta dei comitati romagnoli insieme agli agricoltori davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna.

Rabbia, delusione, apprensione, paura: sono gli stati d’animo che trasparivano dai numerosi interventi che si sono succeduti ieri mattina durante la manifestazione organizzata a Bologna davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna dal Vad (Vittime dell’Alluvione e del Dissesto) che coordina i vari comitati di coloro che hanno subito danni dalle alluvioni dell’anno scorso e da quella di poche settimane fa, e dalle associazioni di agricoltori che non si riconoscono nelle sigle consolidate: Agricoltori Italiani (c’erano rappresentanze anche da fuori regione) e Agricoltori Attivi Romagnoli.

Prima delle 10 gli agricoltori sono arrivati in forze con numerosi trattori, ma in piazza Aldo Moro ne hanno fatto entrare solo tre, quelli necessari per allestire il palcoscenico con un impianto audio degno di un concerto rock. Gli altri trattori sono stati parcheggiati all’esterno della piazza presidiata da polizia e carabinieri. In totale c’erano almeno duemila persone: da Cesena e Valle del Savio c’era un pullman più diverse auto private, da Forlì solo auto.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei gruppi di agricoltori e dei vari comitati ci sono state numerose testimonianze di alluvionati e di agricoltori, tutti arrabbiati col mondo intero per i danni subiti, la scarsità degli aiuti, i risarcimenti che arrivano col contagocce, i lavori di ripristino dell’argine del Lamone che vanno avanti a passo di lumaca.

Intanto un gruppetto di manifestanti, agricoltori e alluvionati, è stato ricevuto negli uffici della Regione dal sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Baruffi e dal capo di gabinetto della presidenza della giunta regionale Andrea Orlando. Quando la delegazione è uscita dagli uffici quasi tutti i manifestanti se ne erano andati e il rimorchio che fungeva da palco era stati spostato; ad aspettarli erano rimasti solo le forze dell’ordine e alcuni giornalisti. Il primo a parlare davanti alle telecamere è stato Mauro Mazzotti, presidente del Comitato alluvionati e franati di Cesena e Valle del Savio, seguito da Martino Pioggia, presidente del Comitato della bassa valle dell’Idice, in provincia di Bologna, che rappresentavano gli alluvionati insieme ad Alessandra Bucchi, presidente del Comitato vittime del fango di Forlì.

"Siamo stanchi di vivere con le valige pronte per fuggire ogni volta che piove forte – hanno detto – e di sentire solo false promesse. I lavori per mettere in sicurezza il territorio in modo da evitare nuove alluvioni procedono al rallentatore nonostante l’autunno sia già iniziato e l’inverno sia alle porte".

"I risarcimenti arrivano con lentezza – hanno proseguito – ci sono troppi vincoli burocratici, basta una piccola difformità per bloccare una pratica. Ma tanti di noi sono con le spalle al muro, non dispongono delle risorse necessarie per fare fronte ai lavori necessari". "Chiediamo che le istituzioni, a partire dalla Regione, affrontino questa situazione straordinaria con strumenti straordinari, quelli ordinari non bastano per affrontare l’emergenza" hanno concluso i portavoce dei comitati.