ANNAMARIA SENNI
Cronaca

"La prima Zona 30 in Italia è nata da noi"

Il sindaco Enzo Lattuca spiega che i limiti furono istituiti per la prima volta a Cesena nel 1998

Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca spiega che a Cesena la Zona 30 è estesa per 147 chilometri

Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca spiega che a Cesena la Zona 30 è estesa per 147 chilometri

Sindaco Lattuca, è vero che Cesena è stata la prima città italiana a introdurre la Zona 30?

"L’introduzione a Cesena risale al 1998. E sì, la nostra città vanta questo primato. A Cesena l’introduzione della Zona 30 non è avvenuta in un solo giorno, ma nel corso degli anni e ha portato ad avere il 40 per cento del centro abitato con i limiti sotto i trenta orari. La fotografia attuale mostra oltre 147 chilometri di strade lineari Zona 30, il 40 per cento delle strade dove prima c’era il limite dei 50 è diventato Zona 30 e nel restante 60% c’è il limite dei 50".

Quali sono i risultati dell’introduzione dei limiti dei 30?

"I risultati hanno portato nel corso degli ultimi venti anni a una riduzione degli incidenti che coinvolgono i pedoni. Tutti gli studi dimostrano che rispettando il limite dei 30 nei centri abitati si riducono gli incidenti".

I dati di Bologna, che un anno fa è diventata Città 30, cosa ci dicono?

"I dati ormai parlano chiaro. Un anno di Bologna ‘città 30’ ha portato a: -49% di persone decedute, 0 pedoni uccisi e -16% investiti; -13% incidenti; -31% incidenti gravi; -11% persone ferite; +10% di biciclette in circolazione; +31% di viaggi urbani in treno e -29% di inquinamento".

Dove sono le Zone 30 a Cesena?

"Per la maggior parte in centro storico, poi toccano alcuni quartieri. Certo, dove c’è il limite dei 70 e nelle strade extraurbane non si può introdurre il limite dei 30. Per quel che riguarda invece il piccolo centro storico, per larga parte isola pedonale, come piazza del Popolo o corso Mazzini, in alcune strade è stato fissato anche il limite dei 10 chilometri all’ora".

Ci sono state proteste?

"C’è sempre qualcuno che si lamenta, ma l’incolumità delle persone è più importante delle critiche".

Secondo alcuni automobilisti la velocità ai 30 chilometri orari è difficile da rispettare e andando piano ci si distrae di più…

"Partiamo da un presupposto: questi sono pretesti. L’automobilista è assolutamente in grado di rispettare i limiti dei 30 o dei 50. Anche sui tempi di percorrenza stiamo parlando di una perdita di tempo che non è significativa. Se uno vuole andare ai 30 ci riesce, anche le auto più scattanti ce la fanno e il risultato è che la circolazione è più silenziosa. Poi c’è chi non rispetta il limite dei 30 e nemmeno quello dei 50. Quello che noi riteniamo giusto è che, oltre ai limiti, vada trasformata anche la strada nei centri abitati. Si deve introdurre la circolazione a senso unico, la regolazione della sosta solo da un lato, una riduzione della carreggiata che non consente di avere corsie di sorpasso. Servono poi elementi fisici sulla strada, come lo spartitraffico, per garantire passaggi pedonali sicuri".

La Zona 30 sarà estesa ulteriormente a Cesena?

"Non come a Bologna dove la Zona 30 è estesa a tutto il centro storico. C’è uno studio che vuole portare a un’estensione delle Zone 30 a Cesena dal 40% attuale al 50%. Puntiamo a un aumento progressivo delle Zone 30 che non stravolga l’attuale assetto stradale".