LUCA RAVAGLIA
Cronaca

La prima lezione di Kobe Bryant:. L’amicizia vera cambia la vita

Ieri Christopher Goldman Ward amico della stella Nba alla quale ha dedicato un libro è stato ospite della scuola ’Moretti’.

Ieri Christopher Goldman Ward amico della stella Nba alla quale ha dedicato un libro è stato ospite della scuola ’Moretti’.

Ieri Christopher Goldman Ward amico della stella Nba alla quale ha dedicato un libro è stato ospite della scuola ’Moretti’.

"C’è un momento in cui siamo tutti alla pari, allo stesso punto di partenza. C’è un momento nella nostra vita in cui ognuno di noi è Kobe". Lo ha scritto Christopher Goldman Ward, il migliore amico italiano di Kobe Bryant, la stella del basket Nba, uno dei migliori atleti del pianeta, prematuramente scomparso nel gennaio del 2020 in seguito a un incidente in elicottero. La star dei Los Angeles Lakers era cresciuta in Italia, in particolare a Reggio Emilia, al seguito del padre che lì era andato a giocare.

Prima di spiccare il volo verso l’olimpo, il giovane Kobe era cresciuto a pane e pallacanestro insieme a tanti altri ragazzi della sua città, coi quali aveva stretto legami di amicizia vera e profonda, quella raccontata nel libro di Ward e ieri riportata dallo stesso autore a una platea di circa 80 bambini della scuola primaria ’Marino Moretti’, nell’ambito di un’iniziativa fortemente voluta da Carlo Venturi, che in quella scuola insegna, ma che è anche l’attuale presidente della società cestistica cesenate ‘Livio Neri’, oltre che sfegatato appassionato della palla a spicchi fin da quando era a sua volta un ragazzino.

Grazie all’impegno di Venturi e all’appoggio della dirigente del secondo circolo Simonetta Ferrari, ieri è così stato possibile organizzare l’incontro, con Ward che si è trattenuto a lungo coi piccoli alunni per raccontare storie e aneddoti. Di basket, certo. Ma di amicizia, soprattutto. Quell’amicizia sana e disinteressata che può fare la differenza nella vita, accompagnando le storie personali delle bambine e dei bambini di oggi che diventeranno gli adulti di domani. Giocando a basket, magari. Ma soprattutto affrontando a testa alta tutte le partite che riserva la vita. Sapendo da dove ricominciare dopo ogni sconfitta. All’incontro ha partecipato anche l’assessora alla scuola Elena Baredi.

Luca Ravaglia