
Jonathan Klinsmann si è preso la porta bianconera
Quando ha indossato i guantoni ed è entrato in campo per la prima volta da titolare a Pisa, nel match valido per il secondo turno di Coppa Italia dello scorso 25 settembre, in molti hanno pensato "vabbè, Mignani vuole fare turnover". Quando invece, poco più di un mese dopo ha difeso la porta del Cesena anche in campionato da titolare (29 ottobre, Salernitana-Cesena 1-1) l’avvicendamento tra i pali con Pisseri aveva fatto storcere il naso, riportando alla mente il caso Luca Lewis, figlio di Robert, ex ad del Cesena. Jonathan Klinsmann, invece, sta dimostrando di meritare la maglia da titolare e di non essere soltanto un figlio d’arte, figlio del campione del mondo 1990 Jurgen. L’ultima e decisiva parata, domenica pomeriggio all’Orogel Manuzzi contro il Pisa, esaltandosi a cavallo del novantesimo sventando prima su tiro-cross di Morutan e poi con un’uscita bassa su Abildgaard che, di fatto, ha messo i titoli di coda sulla residua verve pisana.
Gli ultimi due pareggi all’Orogel Manuzzi ottenuti contro Pisa e Bari hanno diversi fattori in comune: il Cesena sotto sia di un gol che di un uomo, il pareggio di La Gumina e, appunto, le parate di Klinsmann. Sì, perché anche col Bari il portiere statunitense ha protetto lo 0-1: allora furono Benali, Maita e compagni a bombardare il numero 33 bianconero, domenica scorsa invece Klinsmann ha chiuso lo specchio ai toscani Morutan e Abildgaard. Parate, col senno del poi, decisive e che hanno permesso ai bianconeri di agguantare un doppio 1-1, 2 pari pesanti come due vittorie.
Dalla trasferta di Salerno dell’undicesima giornata in poi Klinsmann si è preso la porta bianconera, scendendo in campo per 1.440 minuti in campionato (16 partite), subendo 18 gol e mantenendo la porta inviolata in 4 occasioni (in casa con Sudtirol e Cittadella e nelle trasferte di Cittadella e Reggio Emilia), con una media di un gol subito ogni 80 minuti. In tutta la sua carriera, mai il portiere 27enne aveva giocato con così tanta continuità. Nel suo curriculum, infatti, la stagione che lo ha visto più in campo dopo quella attuale è stata quella 2018/19, quando militava nella squadra riserve dell’Herta Berlino: 14 presenze per un totale di 1.260 minuti e 19 gol subiti (uno ogni 66 minuti).
E anche le statistiche dell’attuale portiere titolare bianconero confermano la sua titolarità. Una percentuale di palloni parati pari al 66,7%, che a fronte di una media di tiri in porta subiti a partita del 3,19 vale una media del 2,1. In valori assoluti si tratta di un totale di 34 parate (palloni indirizzati nello specchio che il portiere ha deviato, bloccato o respinto), di cui ben 27 dentro l’area piccola e 7 da fuori area. Klinsmann è utile anche a far ripartire la manovra bianconera, con una precisione dei passaggi di ben l’87% nella propria metà campo (12,4 a partita). Numeri che indicano una sempre più importanza di Klinsmann all’interno dell’11 bianconero e che fanno capire che il Cesena è in buone mani.
Enrico Magnani