
Marina Guidazzi
Marina Guidazzi, storica piadaiola cesenate, oggi festeggia i suoi primi 35 anni di attività: "Sono entrata in questo mondo il 21 febbraio 1990 per caso – racconta - , quando la piadaiola Rachele, che allora faceva questo mestiere a San Carlo, decise di ritirarsi. All’epoca avevo 29 anni e decisi di riempire il vuoto lasciato. Ho un temperamento artistico e non pensavo di continuare così a lungo questo meraviglioso mestiere. Sì, perché nel frattempo sono diventata la piadaiola più ‘anziana’ di Cesena. Per gli anni di attività, sia ben chiaro…". Scherza, Marina Guidazzi, con l’allegria che la caratterizza da sempre e alla quale ha saputo aggiungere la professionalità che le ha permesso di impreziosire il suo curriculum con una vittoria all’iniziativa ‘Piadina d’Autore’ organizzata da Confesercenti, un secondo posto e un ‘Carlino d’oro’ consegnatole dal nostro giornale come riconoscimento dei voti attribuitele dai lettori. Dal 2002 è anche presente nella guida ‘Osterie d’Italia’ di Slow Food. "Dopo qualche anno di attività - riprende - ho deciso di mettere il ‘marchio di garanzia’ alle mie piadine. Ho fatto realizzare un ovale in acciaio con la ‘M’ di Marina e la scritta ‘Piadina d’Oro’. Con quel marchio timbro tutti gli impasti, a testimonianza della qualità di un prodotto che cattura l’apprezzamento di clienti da tutto il territorio e non solo". Nel chiosco di Marina ci sono piadina e crescioni, ma anche amicizia, affetto, ascolto e cultura: "I miei clienti mi donano gentilezza e fiducia. Sono loro che mi danno la grinta per migliorarmi e migliorare sempre il mio prodotto. Il modo più bello per ringraziare tutti è quello di ‘regalare’ la mia ricetta: un chilo di farina (naturalmente solo grani romagnoli…), 130 grammi di strutto, 18 grammi di sale, 30 grammi di lievito, un cucchiaino di miele e acqua quanto basta". Provateci, se volete. Ma il tocco della maestra, anche con gli ingredienti giusti, non è facile da imitare.
Luca Ravaglia