![Un centianio di mezzi vicino all’ingresso dell’A14 a Cesena Nord a distanza di un anno dalla prima manifestazione "Aziende destinate a scomparire portando allo spopolamento". Un centianio di mezzi vicino all’ingresso dell’A14 a Cesena Nord a distanza di un anno dalla prima manifestazione "Aziende destinate a scomparire portando allo spopolamento".](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZjA1MjMzZjktZjlkYy00/1/la-marcia-dei-trattori-siamo-in-ginocchio-serve-lo-stato-di-crisi-per-lagricoltura.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Un centianio di mezzi vicino all’ingresso dell’A14 a Cesena Nord a distanza di un anno dalla prima manifestazione "Aziende destinate a scomparire portando allo spopolamento".
di Luca Ravaglia Ci sono un centinaio di trattori parcheggiati a fianco della strada a due passi dall’imbocco autostradale di Cesena Nord. Tanti quanti gli agricoltori che, a un anno di distanza dalle proteste dello scorso anno, sono tornati a far sentire la loro voce. "Essere di nuovo qui non è affatto un buon segno - sospira Loris Mengozzi, presidente dell’Associazione Agricoltori Attivi Romagnoli – ma dovevamo farlo. Dovevamo perché in effetti purtroppo in questi mesi nulla è cambiato rispetto alle nostre istanze. Stiamo vivendo un periodo difficilissimo, caratterizzato dall’assenza di retribuzione per il nostro lavoro. Per questo chiediamo che venga dichiarato lo stato di crisi agricola dell’Emilia Romagna, territorio falcidiato da due alluvioni in due anni e nel quale restano ancora tantissime criticità". Il punto nodale riguarda la grande forbice tra il poco denaro che viene riconosciuto ai produttori e i prezzi elevati chiesti ai clienti finali: "La stortura è evidente e serve intervenire, perché così non si sopravvive. Dal 2022, quando è scoppiata la guerra in Ucraina, i costi delle materie prime sono esplosi, mentre i ricavi sono rimasti costanti, se non diminuiti. E’ dura ovunque, ma nelle zone collinari e montante ancora di più. Manca il ricambio generazionale, le aziende sono destinate a scomparire portando allo spopolamento". Nemmeno la pianura in ogni caso è esente da criticità: "Gli impianti frutticoli sono costosissimi – rilancia Franco Faggioli, arrivato da Forlì per manifestare – Avevamo proposto un prezzo minimo garantito al produttore, che però secondo l’Unione Europea non è compatibile con la libera concorrenza. D’accordo, però abbiamo diritto a un reddito dignitoso, anche per rappresentare un’alterativa per i giovani. L’età media degli agricoltori è alta: cosa succederà tra cinque o dieci anni?". Un altro tema riguarda la tutela delle coltivazioni: "Dobbiamo fronteggiare criticità e insetti sempre nuovi. E’ importante poter contare sulla possibilità di utilizzare farmaci in grado di proteggere i prodotti. Non abbiamo più cartucce da spendere, siamo con le spalle al muro. Ci serve aiuto. Anche in relazione ai costi assicurativi e alla burocrazia sempre più asfissiante". Era presente anche il presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi: "Siamo da sempre attenti a questo mondo: le risposte devono arrivare, perché il tema della popolazione delle campagne è cruciale. In definitiva non direi che sono gli agricoltori ad aver bisogno del nostro aiuto, ma siamo noi che abbiamo bisogno dei nostri agricoltori. Non possiamo permetterci di perderli". Intanto alle 12.30 i manifestanti hanno ricevuto la visita del sindaco Enzo Lattuca: "Il dialogo è aperto da un anno, ci sono già stati incontri e ne seguiranno altri. Abbiamo sostenuto il loro diritto a manifestare, fornendo supporto, dopo di che sulle questioni sul tavolo siamo pronti a fare la nostra parte. Ovviamente certi temi non sono di competenza locale, ma per quello che ci riguarda siamo e saremo presenti. Penso per esempio alle normative edilizie, ma non solo. Certi tavoli possono essere aperti sul piano regionale. Faremo la nostra parte". A proposito di temi regionali, domani alcuni rappresentanti del consiglio di viale Aldo Moro, compresa la consigliera Francesca Lucchi, faranno visita al presidio, che oggi invece si sposterà al porto di Ravenna.