LUCA RAVAGLIA
Cronaca

La Lotteria degli scontrini. In tanti se ne sono dimenticati, ma i premi ci sono ancora

Lanciata dal governo Conte per lottare contro l’evasione fiscale, l’iniziativa costa allo Stato 50 milioni all’anno. La partecipazione è crollata. Al supermercato: "Su 1.500 transazioni al giorno, appena due o tre richiedenti".

La lotteria degli scontrini lanciata dal governo Conte nel 2021, ancora in epoca di pandemia Covid (foto Ravaglia)

La lotteria degli scontrini lanciata dal governo Conte nel 2021, ancora in epoca di pandemia Covid (foto Ravaglia)

La fortuna sarà anche cieca, ma se il numero di candidati alla vittoria crolla anno dopo anno, per chi continua a partecipare le chance di mettere le mani su un bottino di 5 milioni di euro (ma anche su vincite di 100.000 e 25.000 euro) aumentano. E’ l’unico modo per intravvedere il bicchiere mezzo pieno in relazione alla ‘Lotteria degli scontrini’, iniziativa voluta nel 2021 dall’allora Governo Conte con lo spirito di favorire la regolare emissione di documenti fiscali da parte degli esercenti e rivelatasi fin da subito un flop in termini di adesioni. In base ai riscontri dell’Agenzia delle Dogane, dai 132 milioni di scontrini abbinati all’iniziativa nel 2021 (abbinati a 4,7 milioni di codici utente), siamo scesi ai 25 milioni del 2024, meno di un quinto. Tanto più che se l’obiettivo doveva essere quello di combattere l’evasione, anche in questo caso, i fatti sono andati in un’altra direzione, visto che l’ampia maggioranza degli scontrini abbinati alla ‘Lotteria’ sono stati emessi dal mondo della grande distribuzione, dove l’emissione del documento che certifica l’acquisto è imprescindibile.

Lo scarso appeal riscosso è testimoniato anche da chi è a contatto diretto con la clientela: "Ogni giorno registriamo un numero medio di circa 1.500 transazioni – commenta Vanni Zanfini, titolare dei supermercati a marchio Conad a Case Finali e alla Barriera – e di queste appena due o tre sono abbinate alla Lotteria degli Scontrini. Già dal momento del lancio, questa iniziativa era stata accolta in maniera piuttosto fredda dai clienti, che in pochi casi avevano chiesto di partecipare alle estrazioni. Col passare del tempo le cose si sono ulteriormente raffreddate, fino ad arrivare ai livelli attuali". E dire che il mondo del commercio aveva dovuto adeguarsi alle disposizioni sostenendo investimenti legati alla sostituzione o all’aggiornamento dei dispostivi legati alla registrazione dei pagamenti. Gli stessi utenti sono probabilmente stati disincentivati dalla non immediata procedura richiesta per partecipare, che richiede prima la registrazione in un portale ad hoc, poi il ricevimento di un codice personale, registrato in una tesserina da presentare di volta in volta all’esercente al momento del pagamento del conto. In tanti non ci hanno mai nemmeno provato, nonostante la ricca offerta messa a disposizione dallo Stato, al quale questa iniziativa costa ogni anno 50 milioni di euro, spalmati tra il mega premio da 5 milioni estratto ogni 365 giorni, le dieci vincite da 100.000 euro sorteggiate ogni mese e le altre 5 da 25.000 che vengono attribuite a cadenza settimanale. Questo per quel che riguarda ai clienti, visto che pure per gli esercenti sono previste vincite rispettivamente del valore di un milione, 20.000 e 5.000 euro. Ovviamente, allo stesso modo questa iniziativa non è riuscita a innescare la voglia da parte dei consumatori di tornare a valorizzare gli acquisti sotto casa, a favore delle attività del territorio.

"Non è con una lotteria che si possono affrontare e tanto meno risolvere i problemi del commercio – è l’analisi lapidaria del presidente di Confcommercio Cesenate Corrado Augusto Patrignani - Il tema è serio e molto delicato e per affrontarlo serve un approccio radicalmente diverso, fatto di interventi che realmente mettano gli operatori nelle condizioni di ritrovare competitività in un mercato profondamente mutato. Non si tratta di favorire una categoria, ma di pensare all’intera comunità e ai territori, nei quali ogni giorno gli operatori commerciali aprono i loro negozi garantendo un valore aggiunto per tutti".