La leggenda di Pantani: "Nella storia del ciclismo nel nome del Pirata"

Il super tifoso Vittorio Savini racconta l’emozione per il passaggio del Tour da Cesenatico: "Esponiamo l’ammiraglia e le maglie di Marco".

La leggenda di Pantani: "Nella storia del ciclismo nel nome del Pirata"

La leggenda di Pantani: "Nella storia del ciclismo nel nome del Pirata"

Il Club Magico Pantani compie 30 anni e partecipa alle scenografie del Tour de France con uno striscione gigante in pieno centro, dove inizia la pista ciclabile di via Saffi interamente dipinta di giallo, ed un momento di aggregazione per i tifosi organizzato nel piazzale dell’officina di Vittorio Savini, che di mestiere da una vita fa il meccanico, ma tutti lo conoscono per essere l’uomo che negli anni Ottanta ha scoperto Marco Pantani assieme al glorioso gruppo ciclistico ‘Fausto Coppi’ , ha seguito il campione nelle categorie giovanili e nel 1994 ha fondato il sodalizio dei supertifosi, quando il Pirata iniziò ad imporsi tra i professionisti.

Savini, come vivete questi giorni?

"Il Tour de France è un evento unico e la tappa Cesenatico-Bologna di domenica consoliderà, a distanza di tanti anni, il nome di Cesenatico nella storia del ciclismo mondiale, sempre nel nome del grande Marco Pantani".

L’emozione per voi è tanta.

"Ci viene la pelle d’oca, è un’emozione enorme, noi tutti ricordiamo le bellissime corse vinte dal nostro idolo, siamo tornati indietro, come nel ’98, a tifare Marco Pantani, con l’allora sindaco Damiano Zoffoli con la bandana, incollato assieme a noi davanti alla tv del Bar dei Pini".

Il campione purtroppo è prematuramente scomparso oltre vent’anni fa, ma i tifosi non mollano e gli irriducibili sono sempre più legati al Pirata.

"E’ qualcosa di unico e per tanti aspetti anche incredibile, perchè oltre agli irriducibili, ci sono persone che non hanno mai conosciuto Marco e giovani di 20-25 anni che non lo hanno nemmeno mai visto vincere. Ho parlato con tanti di loro, guardano tutti le immagini delle vecchie vittorie e ho capito che Marco fa sempre gioire gli sportivi". C’è addirittura chi paragona Pantani a Sinner.

"Io sono questi e trovo che ci siano molti punti in comune fra questi due campioni; alla base c’è tanta serietà e impegno nello sport, ed entrambi di punto in bianco hanno iniziato a vincere sempre, fino a diventare il numero uno".

E’ vero che voi del Club Magico Pantani continuate a riunirvi tutte le settimane?

"Si, ogni lunedì sera noi del nucleo storico ci vediamo".

Cosa fate durante gli incontri?

"Guardiamo vecchi filmati e registrazioni, si parla di quello che abbiamo fatto in passato, dei tantissimi ricordi che ci legano a Marco e di quel che facciamo ora. Pantani rimarrà sempre nei nostri cuori, dove continua a vivere".

Cosa avete preparato?

"Abbiamo installato lo striscione lungo una dozzina di metri ed esponiamo l’ammiraglia con cui seguivamo Marco e con la quale lo abbiamo accompagnato in alcuni momenti ufficiali, come il Pantani Day del ’98. In un banco esporremo delle maglie gialle e cappellini, mentre in uno spazio offriremo gratuitamente un piccolo rinfresco preparato da mia moglie Maria. Fra i cimeli c’è la prima maglia gialla che Marco mi regalò dopo la vittoria a Les Alpes quando indossò per la prima volta la maglia gialla".

Giacomo Mascellani