LUCA RAVAGLIA
Cronaca

La fondatrice del Movimento: "Dal campo largo al camposanto. Non siamo nati per le alleanze"

Natascia Guiduzzi è stata candidata sindaco e consigliere del M5S per due legislature "Forse a Cesena arriverà anche un assessorato, ma ne valeva la pena visto il 4,31%?".

La fondatrice del Movimento: "Dal campo largo al camposanto. Non siamo nati per le alleanze"

La fondatrice del Movimento: "Dal campo largo al camposanto. Non siamo nati per le alleanze"

Con i numeri delle elezioni amministrative ancora ‘caldi’, è il momento ideale per fare riflessioni. E per controllare se nelle scarpe di qualcuno sono rimasti sassolini (o pietre) da togliere. Tutto legittimo, ovviamente, tanto più quando come base di appoggio ci sono i numeri. Ha scelto di partire proprio da qui, dal 4,31% di consensi ottenuti dal Movimento 5 Stelle a Cesena, Natascia Guiduzzi, che dopo essere stata parte attiva della nascita del Movimento, ha assistito alle elezioni dalla finestra, contraria alla scelta di appoggiare la lista di Enzo Lattuca. E in effetti il suo commento affidato alle pagine dei social network è ruotato attorno alla citazione fatta in campagna elettorale dal candidato di centrodestra Marco Casali: "Dal campo largo al campo santo, è un attimo".

Guiduzzi, non ha mai nascosto la sua contrarietà a questo progetto di alleanza.

"Rivendico le mie idee con forza, non per mettere delle bandierine, ma per stare ai fatti. Torno agli albori, al 2008 e 2009, il periodo in cui il Movimento 5 Stelle stava nascendo. A Cesena non c’era ancora nulla, ma io avevo entusiasmo a palate. Ricordo le riunioni a Milano con Beppe Grillo e i fondatori".

E’ passato tanto tempo.

"E tante cose sono cambiate. Non giudico nessuno, ognuno compie le scelte che ritiene più giuste. Però è un dato di fatto che lo spirito col quale era nato il Movimento, si è ormai perso". Può tornare?

"Difficile. Molto difficile. Domenica sera, dopo il risultato delle elezioni europee, mi sarei aspettata le dimissioni di Conte. Che non sono arrivate. Anzi, nella sua agenda, tra i temi di cui parla c’è per esempio il superamento del vincolo dei due mandati. Il vincolo era uno dei punti saldi attorno al quale era stato costruito questo schieramento".

Tutto dimenticato?

"No, per fortuna. Credo che il Movimento 5 Stelle abbia giocato un ruolo molto importante nell’evoluzione del modo di fare politica in Italia, diffondendo approcci e tematiche che ora fanno parte di diverse altre forze politiche, su tutto l’emisfero, da Fratelli d’Italia al Partito Democratico. C’era bisogno di una forza che sollevasse questioni su trasparenza, legittimità, coinvolgimento dal basso… Sono orgogliosa di questo. E mi tengo i miei ideali di sempre".

Dunque Natascia Guiduzzi è rimasta la stessa?

"Sotto certi aspetti sì, senza dubbio. Il Movimento 5 Stelle è nato per non stringere alleanze, non per andare in cerca di accordi e poltrone. Quando ha cominciato a farlo, ha iniziato a perdere consensi. Non è questo che si aspettano gli elettori. A Cesena arriverà un assessorato? Ne è valsa la pena, trovandoci ora al 4.31%?I Il Pd, sebbene alleato, si è mangiato il Movimento come giusto che fosse".

Il ‘campo largo’ è un tema nazionale.

"Che, nell’ottica del Movimento, non sta pagando. Abbiamo perso i voti che avevamo strappato ad altre forze politiche e a persone deluse dalla politica".

A Cesena ha votato il 62.3% degli aventi diritto.

"Il primo partito è stato l’astensionismo. Serve prenderne atto e analizzare la questione per porre freno a un problema di amplissime dimensioni: oltre 30.000 aventi diritto, non si sono sentiti rappresentati dalla politica".