Nella caserma della Compagnia dei carabinieri di Cesenatico, in occasione della ’Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, ieri è stata inaugurata la ’Stanza Rosa’, realizzata con il sostegno dell’amministrazione comunale. Si tratta di un locale dedicato e protetto, dove le donne e le persone fragili possono denunciare atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento ricadente nella violenza di genere.
L’inaugurazione ufficiale si è tenuta a margine di una conferenza stampa a cui sono intervenuti il prefetto Rinaldo Argentieri, il magistrato Federica Messina, il sindaco Matteo Gozzoli, il colonnello Samuele Sighinolfi, il maggiore Massimiliano Iori, il tenente Davide Rossitto, davanti a una platea di volontarie in rappresentanza di associazioni del mondo donna e funzionari di Ikea di Rimini, l’azienda che gratuitamente ha fornito gli arredi della Stanza Rosa.
L’Arma dei Carabinieri da tempo partecipa alle attività informative con la campagna di comunicazione e sensibilizzazione "non rimanere in silenzio" e sul sito www.carabinieri.it ha dedicato un’intera area tematica al "Codice Rosso" dove è possibile trovare tante informazioni utili su atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn e violenza sessuale. Nel comando provinciale dei carabinieri di Forlì-Cesena, sono sette le figure specializzate nel settore, di cui due marescialli del Nucleo investigativo di Forlì ed altre cinque fra marescialli e brigadieri, nelle altre Compagni.
Questi carabinieri sono addestrati per sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e per supportare tutti i reparti del territorio nello sviluppo delle indagini conseguenti alla ricezione di denunce. "Gli episodi della cosiddetta violenza di genere – ha detto il colonnello Sighinolfi -, nell’anno 2024, dal 1° gennaio al 15 novembre, hanno comportato 495 condotte monitorate e 441 reati perseguiti, con 15 persone arrestate in fragranza di reato e 407 persone denunciate a piede libero; inoltre sono state eseguite 92 misure cautelari, di cui 18 fra arresti in carcere e detenzione domiciliare". "Gli episodi di violenza devono essere denunciati - ha proseguito il prefetto Argentieri – la risposta delle forze dell’ordine c’è ed è significativa la collaborazione fra le istituzioni che ha consentito di inaugurare oggi la Stanza Rosa in un giorno importante". Il magistrato Messina va a fondo su problema: "Il nostro lavoro inizia con la denuncia, ma è importante che le vittime siano aiutate e supportate da una rete di professionisti, per essere accompagnate durante un iter dove purtroppo c’è il rischio della ritrattazione. Dobbiamo educare le persone sull’affettività ed i comportamenti non violenti". Sulla stessa linea è il sindaco Gozzoli: "La repressione è importante per contrastare la violenza e con la Stanza Rosa abbiamo uno strumento in più, ma lo è anche la prevenzione, per questo assieme ai carabinieri e alle altre forze dell’ordine, siamo impegnati a coinvolgere le scuole, le famiglie, le associazioni e i professionisti, con un unico obiettivo comune".