
La presentazione dell’iniziativa svoltasi ieri alla scuola primaria Carducci (foto Luca Ravaglia)
Si è concluso il primo anno del progetto ‘La città è la scuola’, l’iniziativa che, partendo dalla primaria ‘Carducci’, ha coinvolto 80 insegnanti, 680 studenti e le rispettive famiglie sulle tematiche del vivere insieme. La parola d’ordine è stata ‘positività’: si è riusciti nell’intento di ‘costruire relazioni positive’. È stata promossa una cultura attenta ai bisogni della comunità per creare tutte le condizioni per scoprire l’altro senza temere le diversità: diversità di lingua, di razza e di cultura. Il percorso è stato avviato un anno fa nelle aule della scuola, trasformate in un hub educativo in cui studenti, famiglie e cittadini, hanno preso parte a progetti incentrati su tematiche quali: l’accoglienza, il coinvolgimento, la riqualificazione degli spazi comunitari.
"Cos’è la scuola se non il luogo del libero scambio e del libero accesso di idee e di parole? La scuola deve essere un corpo vivo e vivace – ha detto l’assessora alla scuola e ai servizi per l’infanzia Maria Elena Baredi –. Con il progetto ‘La città è la scuola’ abbiamo affrontato un dialogo che ha portato ricchezza e qualità. Una società diventa migliore attraverso le relazioni con gli altri. A scuola è necessario interagire, solo così si può evolvere".
Studenti, insegnanti e genitori sono stati catapultati in un fantastico mondo di laboratori di cucina (assieme a ’Cucine Popolari’ e al ristorante ‘Welldone’), laboratori di pittura e disegno con colori e matite, di scrittura e lettura, di recitazione, di produzione di fiori e ortaggi. "Abbiamo dato vita a dei burattini partendo da giornali inanimati – ha detto Martina Montalti di Cooperativa Cisl – abbiamo partecipato al laboratorio ‘Con le mani nella terra’, osservando lombrichi e sassi. Ci siamo avventurati nel laboratorio ‘La cucina è la città’, contemplando la magia di un ’uovo’ con il suo guscio fragile e il suo mondo interiore fatto di deliziosi sapori. Abbiamo creato ricette italiane e straniere (assieme a 14 genitori italiani e 6 stranieri)".
"La società è fatta di differenze – ha aggiunto Enrico Flamigni, dirigente scolastico del terzo plesso – e partendo da queste differenze, di culture e di popoli, siamo riusciti a rispondere alle esigenze delle famiglie italiane e straniere, i cui figli frequentano la scuola Carducci. Abbiamo fatto in modo che tutti i bambini trovassero risposta ai loro bisogni educativi". A questo primo anno ne seguiranno altri due. Importante la riqualificazione del giardino della ‘Carducci’, e di alcune aree verdi urbane ad opera delle classi. Il progetto, selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, avviato nell’ambito del bando ‘Vicini di scuola 2022’, è stato implementato da ‘Controvento’, società Onlus, insieme all’Amministrazione, al dipartimento di Psicologia dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, associazione Apeiron Odv, Cils Cooperativa Sociale per l’Inserimento Lavorativo e Sociale, Terzo Circolo didattico di Cesena.