ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

La Caritas va nel convento dei frati: "Le proteste per lo spostamento?. Miglioreremo l’aiuto ai bisognosi"

Il direttore diocesano: "Il progetto è stato avviato un anno fa, non aumenterà la delinquenza in centro"

Il direttore diocesano: "Il progetto è stato avviato un anno fa, non aumenterà la delinquenza in centro"

Il direttore diocesano: "Il progetto è stato avviato un anno fa, non aumenterà la delinquenza in centro"

"Sto seguendo le vicende legate all’addio dei frati dei Cappuccini e del subentro della Caritas nei locali di Cesenatico che saranno lasciati vuoti nel convento e sono dispiaciuto delle ritrosie che stanno emergendo".

A parlare è il direttore della Caritas diocesana Ivan Bartoletti Stella, il presidente è il vescovo Douglas Regattieri.

Oggi a Cesenatico c’è un sit dei residenti preoccupati delle situazioni di disagio che potrebbe derivare dallo spostamento dei servizi della Caritas rivolti a persone bisognose e clochard dei locali del convento, in pieno centro. Sorpreso di questa contrarietà?

"Va messo in luce che il progetto di spostamento della Caritas di Cesenatico è stato ideato già l’anno scorso quando ci fu la certezza del periodo in cui sarebbe avvenuto l’addio dei frati Cappuccini e quindi non si tratta certo di una decisione dell’ultima ora. Il progetto consente di migliorare l’aiuto ai bisognosi. Quanto invece ai dettagli più tecnici con cui il servizio verrà erogato il referente della zona mare per conto della Caritas Ettore Rossi mi ha chiesto di tenere un incontro prossimi giorni per condividere impegni ed eventuali criticità".

Direttore Bartoletti Stella, in questi giorni la Caritas diocesana non è stata avvicinata per chiedere di rinunciare al trasferimento nei locali del Convento dei frati Cappuccini?

"Non abbiamo ricevuto alcun tipo di sollecitazione in tal senso da parte di istituzioni e cittadini, e francamente credo che non ne sussista la ragione, anche se ribadisco che la partita è stata seguita dalla Caritas di Cesenatico".

Nessun rilievo è stato avanzato contro la benemerita opera della Caritas, ma sul luogo in cui si svolge e sul fatto che attorno al centro di accoglienza nei locali del convento potrebbero gravitare clochard accampati nel centro storico.

"La Caritas assiste le persone bisognose che hanno desiderio di essere aiutate. C’è una tipologia fra queste, lo sperimentiamo abitualmente, che piuttosto che al riparo in struttura preferisce rimanere all’addiaccio per strada. La Caritas può avvicinare ma non obbligare a beneficiare del servizio. Non credo comunque che con lo spostamento della Caritas possano venire a crearsi problemi di decoro e ordine pubblico"

Si sono già verificate in altre circostanze situazioni di dissenso relative ai luoghi in cui si svolgevano i servizi della Caritas?

"No. A Cesena la Caritas è articolata nelle parrocchie dove i bisognosi hanno accesso per ricevere beni alimentari e vestiario. In centro storico abbiamo anche il centro di accoglienza notturno. L’accoglienza agli ultimi non comporta necessariamente l’aumento di degrado e di delinquenza".