Estate tutto l’anno, con al limite sporadici intermezzi di perturbazioni. Quello che potrebbe sembrare uno scenario da sogno per chi vive una vita in vacanza, è soprattutto l’effetto del meteo di questi mesi, che fino a poche ore fa ci aveva abituati a 50 giorni consecutivi di sole. E di caldo torrido. Ma a partire da sabato scorso e per almeno tutta la mattinata di oggi il quadro sarà diverso. "Facciamo i conti con una perturbazione che ha circondato l’Italia - spiega Roberto Nanni, meteorologo Ampro - e che è frutto delle correnti in arrivo dalla Groenlandia scese fino a noi dove hanno trovato invece un contesto di aria molto calda. E’ vero, nelle scorse ore ha piovuto e si sono registrati temporali, ma probabilmente la parte più critica è quella attuale. Tra la notte compresa tra lunedì e martedì e la prima mattina (di oggi, ndr)i in effetti sono previsti i fenomeni più intensi destinati a riguardare anche il territorio cesenate. Questa fase sta in ogni caso andando a esaurimento, perché già a partire dal pomeriggio assisteremo a sensibili miglioramenti, che partiranno dal versante occidentale per poi allargarsi verso la Romagna e il mare".
Il vento agiterà anche le acque dell’Adriatico, portando con sé un miglioramento (probabilmente però non la soluzione definitiva) del problema delle mucillagini. Restando sul pragmatico, quello di cui i cesenati hanno beneficiato in questi giorni è stato un sensibilissimo calo delle temperature, che dai difficilmente sopportabili 38 gradi sono scese di almeno dieci gradi, con picchi che hanno anche superato i 15. "Nel cuore degli episodi temporaleschi - conferma Nanni - le temperature sono scese anche a 17-18 gradi. Ora siamo già in una fase di nuovo innalzamento che si è attestato intorno a i 22-24, per poi continuare a salire progressivamente, in particolare da mercoledì (domani, ndr) quando avremo ormai nuovamente raggiunto il bel tempo. Passeremo così dai 30-32 gradi previsti per giovedì fino ai 33-35 del fine settimana". Insomma, l’estate è tutt’altro che finita, anche se con l’avvicinarsi della fine di agosto, la diminuzione delle ore di sole e il possibile arrivo di una nuova fase perturbata ancora da valutare nella sua piena portata annunciata per la prossima settimana, lo scenario si annuncia meno estremo rispetto a quello delle scorse settimane. "Parlare di estate infinita - riprende Nanni - significa ovviamente rifarsi a una suggestione, che in ogni caso rende benissimo l’idea del contesto attuale, nel quale i periodi caldi sono sempre più lunghi e sempre più difficili da affrontare. Chi come me ha l’età giusta per ripensare agli anni Ottanta, ha ricordi di temperature che, pure nei periodi di maggiore calura, erano ben diversi dai prolungati contesti attuali. Le ripercussioni sono a 360 gradi. E non lasciano molto spazio all’ottimismo".