ERMANNO PASOLINI
Cronaca

La benedizione del vescovo Nicolò. I presepi nei cassetti di Borghi

Sono 180 le natività allestite nel piccolo paese. Anselmi: "Richiama l’idea della famiglia"

La benedizione del vescovo Nicolò. I presepi nei cassetti di Borghi

Il vescovo di Rimini Nicolò Anslemi con il sindaco di Borghi Silverio Zabberoni e uno dei 180 presepi nel cassetto

Sono 180 i presepi allestiti nei cassetti. Centinaia di persone a Borghi con il borgo diventato per le feste di Natale uno dei posti più suggestivi e pittoreschi della regione grazie alla tradizione del luogo di realizzare ed esporre presepi artigianali dentro vecchi cassetti. Ogni casa del centro storico ha ospitato tra mura e torrioni del 1400, presepi artigianali costruiti proprio dentro vecchi cassetti. Nel periodo natalizio, chiunque visiti il luogo, potrà godere di una moltitudine di presepi artistici, esposti poi in un evento centrale che ha avuto luogo domenica 15 dicembre. Molto apprezzata la presenza del vescovo di Rimini Nicolò Anselmi che ha celebrato la messa nella storica chiesa di Santa Croce: "L’idea del presepe nei cassetti è bellissima con tutta la sua genialità. Il presepe esprime una cosa importante che richiama l’idea della famiglia come cassetto e come presepe. Una realtà grandiosa". E’ seguita l’inaugurazione dei presepi con lo stesso vescovo Anselmi e il sindaco di Sarsina Enrico Cangini, e il taglio del nastro effettuato dal sindaco di Borghi Silverio Zabberoni. Poi stand gastronomici, mercatino degli hobbisti locali, cantarelle, vin brulè e caldarroste. All’imbrunire il castello è stato illuminato dalla magia delle candele. L’originalissima trovata risale al 2017 ed è di un gruppo di cittadini di Borghi che allestirono oltre 120 presepi fatti da loro in vecchi cassetti ed esposti nelle vie, giardini e case. Un’insolita scelta quella dei cassetti, fatta col cuore. Non cassetti qualunque, ma vecchi cassetti. Non sono belli come i nuovi di oggi, ma hanno più cuore, un’anima antica piena di sapore di vita vissuta. Cassetti piccoli, grandi, storti, decorati, cesellati, colorati, in legno naturale, costruiti dalle abili mani di un artigiano di bottega o assemblati da improvvisati falegnami casalinghi. Ci sono cassetti da camera, di scrittori che con le loro macchie di inchiostro raccontano di lettere d’amore scritte alla timida luce della candela. Ci sono stati degli anziani che avevano i cassetti, ma non le statue del presepe. A loro sono state regalate dalla organizzazione. Dice il sindaco Silverio Zabberoni: "Ogni anno centinaia di persone affollano il nostro centro storico con mille curiosità. Anche perchè ogni cassetto ha una sua storia. E in questi cassetti vogliamo che venga riposto Gesù Bambino con la sua Sacra Famiglia perché con la sua presenza porti nella vita di ognuno la luce e il sapore di una nuova rinascita".