Mecenatismo è ormai parola desueta. Deve il conio a Gaio Cilnio Mecenate (69-8 a.C.), ministro della cultura con l’imperatore Augusto, illuminato protettore di Orazio, Virgilio e altri. In seguito divenne un importante fenomeno storico: nato come munifico sostentamento di artisti e letterati, ebbe nel Rinascimento una gloriosa stagione (si pensi a Lorenzo de’ Medici). Oggi, assai meno praticato (la rarefazione del mecenate fa il paio con quella del benefattore), comprende anche il sostegno finanziario di imprese e associazioni private a iniziative artistiche e culturali. Ci sono, naturalmente, eccezioni: come nel caso di Italia Nostra, Ente no profit del Terzo Settore che impegna i soci in attività di tutela, promozione e valorizzazione del Patrimonio culturale, anche attraverso i nuovi strumenti della comunicazione, la conoscenza e la fruizione dei beni culturali. Fra i meriti della sezione cesenate (attivamente presieduta da Luciano Terranova), oltre alle finalità storiche, va annoverata una peculiare attenzione alla cultura e alle pubblicazioni, considerate strumenti fondamentali per lo studio e la conoscenza storica del patrimonio artistico e architettonico della Città e del territorio, perciò necessario e doveroso coronamento della ricerca e del lavoro degli storici. Nel dettaglio, Italia Nostra in quattro anni ha finanziato ben sei volumi. Quattro pubblicati dalla Società di Studi Romagnoli, di contenuto peculiare per la storia e il tessuto cesenati: M. Abati, P. Errani, M. Mengozzi, M. A. Pistocchi, “Nell’età aurea di Cesena. Dal cantiere-biblioteca al cantiere-città”, 2020; M. Abati, M. Mengozzi, “Il San Biagio e i monasteri femminili cesenati dalle origini al XV secolo”, 2022; P. Errani, “La biblioteca dell’abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena. Dalle origini al XXI secolo”, 2024; M. A. Pistocchi, D. P. Guidotti Magnani, “Palazzo Chiaramonti”, 2024. Due volumi, molto significativi in quanto opera di due classi del Liceo Classico “Monti”, sono frutto originale del progetto di Alternanza scuola-lavoro e meravigliosa documentazione delle potenzialità della buona didattica: “Leggere la città. Alla scoperta della storia di Cesena attraverso le epigrafi del Centro”, 2021; “La fede dipinta. Gli ex voto del Monte tra realtà e immaginazione”, 2024. Dunque Italia Nostra di Cesena scommette sui libri e sul loro valore: di questi tempi, una bella notizia, non passeggera perché viene da lontano. In fondo, la gloria “mondiale” della Città non è forse una biblioteca con i suoi preziosi codici, concepita e realizzata quasi sei secoli fa?
CronacaItalia Nostra, esempio di mecenatismo tra natura e libri