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Cronaca

"Io, fumettista grazie a Topolino"

Domenica Leo Ortolani sarà protagonista di Cesena Comics con l’albo speciale ’Trentennial park’

"Io, fumettista grazie a Topolino"

Il fumettista Leo Ortolani domenica protagonista alla Malatestiana

Dopo alcune parodie e spin-off, il personaggio di Rat-man torna ufficialmente in scena con l’albo speciale ‘Trentennial park’. Per l’occasione l’autore Leo Ortolani domenica alle 16 sarà protagonista della nuova edizione della rassegna Cesena comics nell’aula magna della biblioteca Malatestiana, proprio nel giorno conclusivo di questa edizione del festival. Nel volume Ortolani racconta i trent’anni dell’editore Panini comics attraverso il suo stile ironico e parodistico. Lo scrittore, inoltre, presenterà al pubblico anche ‘Zodiaco’, opera in cui rivista i segni astrologici. Ortolani, inoltre, detiene il primato come primo autore ad avere un fumetto in orbita nello spazio.

Ortolani, cosa racconta nell’albo speciale ‘Trentennial Park’?

"È un albo che celebra i trent’anni di Panini comics sotto forma di parodia di ‘Jurassic park’, alcuni dei personaggi che lavorano per l’editore, con particolare attenzione a chi lavora nelle retrovie. Rat-man, però, non se ne è mai andato via, dato che è semplicemente uno dei tanti personaggi che interpreta l’omino dietro la maschera".

Com’è cambiato il mondo dei fumetti in questi trent’anni?

"Prima di tutto è cambiata l’offerta: l’arrivo dei manga ha fatto esplodere l’interesse delle nuove generazioni. Nei fumetti giapponesi, infatti, si dà più spazio a temi e situazioni quotidiane prive di bigottismo. Parlano direttamente ai ragazzi. Ce n’è davvero per tutti i gusti, oggi ognuno di noi può rivedersi in un fumetto".

In Zodiaco, invece, rilegge a modo suo il mondo dell’astrologia.

"Ci sono dodici breve storie umoristiche sui segni zodiacali, colorati per l’occasione da Sarah D’Imporzano con cui collaboro da diversi anni. È comunque un libro a fumetti – edito da Feltrinelli – a differenza del precedente volume sui tarocchi. Ho sempre trovato affascinante il modo in cui le persone si affidano a questa pseudoscienza".

Come si sente ad essere il primo fumettista con un’opera in orbita?

"Vedere il proprio fumetto nello spazio è qualcosa di indescrivibile. È qualcosa di inusuale, dato che la carta prende fuoco facilmente in orbita. Ringrazierò per sempre l’astronauta Paolo Nespoli e la stazione spaziale internazionale, che spesso utilizza il fumetto per promuovere le proprie attività".

Qual è stato il fumetto che l’ha fatta appassionare a questo mondo?

"Ho sempre avuto dentro di me questa voglia di disegnare, tanto che a quattro cinque anni già producevo qualcosa. In casa mia si sono sempre letti i fumetti, in particolare le avventure di Topolino, con cui mi esercitavo a riconoscere gli autori dal tratto dei disegni".

Quali saranno i suoi prossimi progetti?

"Nel nuovo anno Rat-man tornerà in una parodia de ‘Lo Hobbit’, che segue una vecchia storia incentrata sul mondo del Signore degli Anelli. Non è stato facile riassumere più di otto ore di film, ma credo che il pubblico non rimarrà deluso".