ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Investito in bici, l’auto fugge via. È protesta: "Strada maledetta"

Il giovanissimo che attraversava via Fiumicino non è in pericolo ed è stato trasportato al pronto soccorso. I residenti della zona: "Qui corrono tutti, non ci sentiamo al sicuro. Chiediamo soluzioni da anni".

Investito in bici, l’auto fugge via. È protesta: "Strada maledetta"

Investito in bici, l’auto fugge via. È protesta: "Strada maledetta"

Travolto da un’auto pirata mentre era in sella alla bicicletta. E’ accaduto venerdì sera, alle 23, in via Fiumicino San Mauro, quasi due chilometri principalmente in territorio di Savignano sul Rubicone, trasformata da anni in pista da corsa. Si tratta di un ragazzino di 13 anni, residente a San Mauro Pascoli che insieme ad alcuni amici, in bicicletta, stava percorrendo quella che ormai viene definita la "strada maledetta". Nell’urto il giovane è stato sbalzato sull’erba e quando sono arrivati i primi soccorritori era cosciente. Secondo una prima valutazione non è in pericolo di vita. L’automobilista che l’ha investito, alla guida di un’Audi come descritto dai testimoni, non si è fermata con l’autista a prestare soccorso. Sul posto oltre all’ambulanza del 118 che ha trasportato il giovanissimo al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri.

Subito si è sollevata la protesta generale da parte dei residenti che lottano per avere la strada in sicurezza da oltre 15 anni. L’irritazione arriva da un gruppo di cittadini che risiedono lungo la stessa via, stanchi delle auto che sfrecciano ad alta velocità di giorno e di notte, mettendo a rischio la loro incolumità. C’è il limite dei 50 km/h, ma spesso auto e moto superano i 100 km/h. Nel 2011 furono anche raccolte più di cinquanta firme di altrettante famiglie, presentate in Comune a Savignano, dove venne denunciata la situazione che si era creata, chiedendo la messa in sicurezza della strada che fra l’altro è abbastanza stretta. Affermano alcuni di loro: "Il problema è che la via è quasi un rettilineo con qualche leggera semicurva. Le auto e le moto vanno a velocità altissima. Nella lettera al Comune di Savignano avevamo anche chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, la possibilità di verificare se si possono installare dossi rallentatori. Ma fino ad ora non solo non ci hanno risposto, ma non è stato fatto nessun intervento e non c’è mai una pattuglia. Hanno installato i rilevatori di velocità, ma nessuno rispetta i limiti, tanto sanno che non sono funzionanti. Abbiamo anche avuto un incontro col sindaco di allora che disse che il problema non era così grave come lo sentiamo e viviamo noi. Noi abbiamo risposto che purtroppo, come succede in tanti altri casi, fino a quando non ci sarà il morto nessuno si interesserà. E intanto per noi ormai è quasi diventato difficile uscire pure dal cancello di casa. C’è una zona industriale, in questa strada passano centinaia di persone che vanno al lavoro e tornano a casa e una decina di anni fa venne aperto il nuovo casello del Rubicone dell’A14. Il traffico così è aumentato a dismisura".