LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Cesena, invasione delle cavallette: "Devastati i nostri campi di grano" a Borgo delle Rose

La richiesta di aiuto dell’agricoltore Gabriele Graffieti: "Non bastavano i danni dell’alluvione e delle frane"

Cesena, 4 luglio 2023 – “Il problema è tutto qui, in questi due mazzi che tengo in mano". A essere a Borgo delle Rose, tra i campi di grano sopra a Borello e a guardare le spighe appena raccolte dall’agricoltore Gabriele Graffieti, il quadro è chiarissimo: dove sono passate le cavallette, non è rimasto più niente. O quasi. "La situazione è drammatica – argomenta Graffieti – perché ci vede esposti su tanti fronti. Il primo è stato quello dell’alluvione: le frane per lungo tempo hanno reso inaccessibili i terreni e anzi c’è ancora chi ha le proprietà isolate e non riesce a raggiungerle. Cosa pensano le istituzioni? Che il grano possa essere trebbiato a settembre? Chi anche è riuscito ad arrivare ad azionare i macchinari, ha però dovuto fare i conti con una prima raccolta praticamente inservibile, martoriata dalla fortissima pioggia. Per questo speravamo tutti nel secondo raccolto, quello che sta per arrivare".

L’agricoltore Gabriele Graffieti in un campo di grano devastato dalla cavallette nella zona di Borgo delle Rose (foto Luca Ravaglia)
L’agricoltore Gabriele Graffieti in un campo di grano devastato dalla cavallette nella zona di Borgo delle Rose (foto Luca Ravaglia)

E che, almeno in questa zona collinare, è invece già stato preso di mira dalle cavallette. "Ce ne sono a nugoli – conferma Graffieti – e per di più gli insetti stanno ‘crescendo’. Quando saranno adulti, sarà un disastro. Avevamo sentito previsioni che parlavano di un ritardo nella loro comparsa, ma non è affatto vero. L’emergenza c’è già, eccome".

Servono aiuti, aiuti importanti e immediati. E invece – a parte le discussioni alle quali la politica si sta aggrovigliando in questi giorni – di fatti non se ne stanno vedendo. E più passa il tempo, peggio è.

“Il settore primario è essenziale – osserva Graffieti – perché è da qui che arriva ciò che finisce nelle tavole degli italiani. Senza questo, sarebbe davvero durissima per tutti. Non ha senso fare classifiche tra chi ha perso poco, molto o tutto, in città come in collina o in montagna, in casa o in azienda. La partita non è questa, ma è fondamentale ricordare a tutti che le emergenze in questo momento sono ovunque e devono essere risolte. Ne va anche dell’indotto. Cosa dovrei fare io con le buste paga che compilo ogni mese se non fossi più in grado di portare avanti il lavoro? E le famiglie dei miei dipendenti verso cosa andrebbero incontro?".

La lista delle recriminazioni di Graffieti è lunga: "Pensiamo anche ai carburanti e al loro costo. Il gasolio, guarda un po’, è ancora in aumento. Intendiamoci, nessuno chiede niente di gratuito, ma almeno domandiamo un minimo di attenzione, un occhio di riguardo verso chi è già piegato da tantissimi altri tipi di problemi. E’ possibile che non si possano approntare degli sgravi o dei sussidi su questo genere di acquisto? Non per andare a fare passeggiate al volante, ma per recarsi al lavoro sui campi…". Il tema dei contributi è in effetti spinoso da più punti di vista: "In passato in questo periodo dall’Unione Europea arrivava una prima tranche di contributi che per chi è nel pieno dell’attività è spesso essenziale. A oggi è tutto bloccato. Tutto fermo. Non si sa nulla. E invece noi abbiamo bisogno di risposte. Perché questo mestiere rischia di sparire, i figli sempre meno spesso sono pronti a sobbarcarsi di sacrifici senza gratificazioni nelle attività dei genitori e dunque figuriamoci chi dovrebbe iniziare a muovere i suoi primi passi partendo da zero. Semplicemente, a queste condizioni il sistema non può reggere".