Insegnamento di religione. Lieve calo dei frequentanti

Partecipa alle lezioni comunque l’83,4% del totale. Incide l’aumento di stranieri

Insegnamento di religione. Lieve calo dei frequentanti

Insegnamento di religione. Lieve calo dei frequentanti

Sono in lieve calo gli scolari e gli studenti cesneati che si avvalgono dell’insegnamento opzionale della religione cattolica in ogni ordine e grado di scuola, ma la percentuale resta alta, pari all’83,4%. Emerge dai dati diffusi dall ufficio ’Irc (Insegnamento religione cattolica) diocesano diretto da don Giordano Amati.

"I ‘non avvalentisi’ (cioè gli studenti che rinunciano all’ora di religione,Ndr) nelle scuole superiori - informa il direttore don Amati - sono il 22,19%, alle medie il 14,6%, alle elementari il 12,5% e nelle scuole d’infanzia il 14%, complessivamente percentuale media è del 17,6, a fronte dell’83,4% di studenti che si avvalgono. Trai i non avvalentisi stranieri il 61,4% è alle superiori, il 52,3% alle medie, il 50,1% alle elementari e il 55,2% all’infanzia, con la media complessiva del 54,3%2. Dall’analisi dei dati relativi alla scelta dell’Irc nell’anno scolastico 2023-2024, si conferma un quadro abbastanza positivo. Si assiste infatti a un calo degli avvalentisi concentrato nella secondaria, rispettivamente dell’1,3 nel 1° grado e 1,7 nel 2° grado. Si può parlare invece di sostanziale tenuta nella primaria e nell’Infanzia. La lieve variazione è dovuta infatti solo al fatto che ogni anno occorre registrare un aumento del numero di stranieri. Occorre infatti notare l’apporto decisivo degli stranieri fra i non avvalentisi". "Quello che invece conforta – prosegue il direttore dell’Irc diocesano don Amati - è che per quanto riguarda l’alternativa all’ora di religione, solo un terzo degli studenti esce da scuola, mentre tutti gli altri svolgono regolare attività scolastica di studio: questo significa che solo un terzo degli studenti opta per il disimpegno rappresentato dall’uscita dalle lezioni, mentre per gli altri si tratta di una scelta confessionale o ideologica, ma comunque doverosamente motivata. Il dato complessivo della nostra diocesi appare poi molto confortante se confrontato con molte altre diocesi della nostra regione, che hanno da anni percentuali quasi doppie di non avvalentisi".