ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Indennizzi, burocrazia e ritardi. Tra gli agricoltori cresce la rabbia:: "Non abbiamo ancora visto un euro"

Confagricoltura: "Chiediamo un’accelerazione al nuovo commissario". Il caso di Marco Valzania

Confagricoltura: "Chiediamo un’accelerazione al nuovo commissario". Il caso di Marco Valzania

Confagricoltura: "Chiediamo un’accelerazione al nuovo commissario". Il caso di Marco Valzania

Tante incertezze e poche conferme con l’avvio del 2025 per le imprese agricole cesenati e romagnole, che portano ancora i segni delle ripetute alluvioni. "L’anno inizia con le imprese agricole ancora in attesa degli indennizzi per l’alluvione, basta tergiversare". Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini sottolinea che finalmente è arrivato dall’Unione Europea il via libera allo sgravio del 68% dei contributi dovuti all’Inps e all’Inail per i dipendenti a favore dei datori di lavoro agricoli dei territori alluvionati nel 2023, un esonero contributivo per cui l’organizzazione si era impegnata a fondo. Ma gli agricoltori cesenati sono ancora in attesa di un risarcimento per i danni subiti.

"Io non ho visto ancora un centesimo – spiega l’agricoltore Marco Valzania – ho avuto 35mila euro di danni, la mia azienda agricola ‘Valzania Marco’ è nel comune di Montiano. L’acqua dell’alluvione di maggio 2023 mi ha portato via ventiduemila metri di terreno, una parte era coltivata a grano (circa novemila metri), e gli altri tredici mila metri erano coltivati ad albicocco e pesco. Le piante sono state completamente estirpate dall’alluvione e ancora adesso, in quella parte di terreno dove c’era l’argine di protezione, appena si alza un po’ il livello nel Pisciatello l’acqua invade nuovamente la terra. Ho provato a seminare un po’ di grano ma la terra è stata nuovamente invasa dall’acqua. L’ultima volta è successo poche settimane fa. Dallo Stato, come risarcimento danni, ho visto zero centesimi. Ho fatto domanda tramite la mia associazione Cia, mi ero segnato al fondo AgriCat ma non ho visto niente. Fino adesso non ho saputo niente, e non sapevo neanche degli sgravi fiscali. Ho ripristinato alcune colture perché avevo un pezzo di terreno libero più in alto non raggiungibile dall’acqua, lì ho piantato pesche nettarine per un totale di 9mila metri. Spero che qualcosa si muova, non voglio essere pessimista ma ho i miei dubbi. Purtroppo quando l’acqua arriva, ed è troppa, travolge tutto". Tante le questioni che restano ferme per le imprese agricole danneggiate dall’alluvione.

"Con l’insediamento del nuovo Commissario per la ricostruzione Fabrizio Curcio – spiegano da Confagricoltura - confidiamo che ci sia un’accelerazione anche per gli indennizzi al settore primario, anche se le partite più rilevanti per il nostro mondo non sono gestite direttamente dalla struttura commissariale ma sono state demandate ad AgriCat, all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura e alla Regione Emilia-Romagna. Le erogazioni di AgriCat, sia per l’alluvione che per le altre avversità catastrofali del 2023, sono state sospese dopo che sono emersi errori commessi da AgriCat nella valutazione dei danni: nonostante ci fossero i bollettini di campagna delle compagnie assicurative che certificavano i danni, AgriCat aveva rigettato le richieste. Ci siamo attivati per contestare questo modus operandi e AgriCat aveva avviato ulteriori indagini: ma i tempi si sono dilatati e gli agricoltori restano ancora senza soldi".