Si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati il processo per la morte sul lavoro di Marino Iannello, un tecnico deceduto nel febbraio 2017 all’età di 46 anni mentre lavorava a Galata, in Turchia, per la realizzazione del nuovo porto di Istanbul, in un cantiere della Soilmec, azienda del gruppo Trevi con sede a Pievesestina di Cesena. Gli imputati di omicidio colposo erano Stefano Cordella, all’epoca direttore commerciale Soilmec, difeso dagli avvocati Antonio Baldacci e Carlotta Mattei, Simone Trevisani (all’epoca amministratore delegato della ditta) e Stefano Trevisani (all’epoca presidente della Soilmec), entrambi difesi dagli avvocati Nicola Mazzacuva e Mario Gabriele Di Giovanni, e Riccardo Losappio (all’epoca direttore generale Soilmec), difeso da Mario Zanchetti di Milano; imputata anche la Soilmec, difesa dall’avvocato Domenico Pulitanò.
La giudice Serena Chimichi del Tribunale di Forlì ha accolto la tesi segli avvocati difensori secondo la quale l’incidente non era stato causato dall’inosservanza delle norme di sicurezza da parte dell’azienda.