Aumenta il numero delle persone che rinuncia a curarsi per problemi economici, tempi di attesa troppo lunghi o difficoltà a raggiungere i luoghi di cura. Ben il 7,6%, secondo l’ultima relazione del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro, in pratica 4,5 milioni di persone, hanno rinunciato a usufruire delle prestazioni sanitaria nel 2023. Va un po’ meglio in Emilia Romagna che insieme a Toscana, Campania, Friuli-Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano, si attesta su percentuali di poco inferiori al 6%.
"Come ho avuto modo di evidenziare – afferma il presidente della Regione, Michele de Pascale – i dati complessivi del sistema sanitario in Italia stanno crollando e sono in costante peggioramento nel nostro paese. Come si evince chiaramente dalla rilevazione del Cnel, la tendenza non solo non si sta invertendo, ma si sta aggravando; la situazione è ulteriormente preoccupante perché mette in luce una profonda assenza consapevolezza da parte del Governo rispetto al problema. Si continuano a dare cifre sui finanziamenti che non corrispondono alla reale misurazione delle risorse necessarie, e il sistema è sempre più in difficoltà. Questi dati devono far capire al governo che la rotta che sta tracciando sulle politiche sanitarie è sbagliata, va invertita al più presto e su questo l’Emilia Romagna intende essere in prima fila".