ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Il vescovo ai funerali di Francesco: "Mi hanno commosso il silenzio e l’omelia sul grande pontificato"

Monsignor Caiazzo ha viaggiato da solo in treno ed è rientrato subito a Cesena ieri pomeriggio "Il conclave dovrà eleggere il successore di Pietro capace di indicare la strada a questa umanità ferita".

Piazza San Pietro gremita di 250mila persone ieri mattina per. le esequie funebri di papa Francesco

Piazza San Pietro gremita di 250mila persone ieri mattina per. le esequie funebri di papa Francesco

Il vescovo di Cesena-Sarsina Antonio Giuseppe Caiazzo era ieri mattina tra le 400mila persone stimate ai funerali di papa Francesco in piazza San Pietro e al corteo col feretro trasportato a Santa Maria Maggiore per la tumulazione, dove ad accogliere la salma di Bergoglio c’erano trans, poveri e migranti.

Monsignor Caiazzo ha viaggiato da solo in raccoglimento in treno ed è ritornato a Cesena nel primo pomeriggio di ieri. Non era presente il vescovo emerito Douglas Regattieri, né sono stati organizzati pullman diocesani, ma ci sono stati religiosi e privati che in autonomia si sono recati a Roma alla liturgia della esequie funebri celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, fra i quali il direttore del Corriere Cesenate Francesco Zanotti, che ha informato in diretta nel settimanale diocesano on-line. "Un’esperienza unica – dichiara –. Ho lavorato in piazza San Pietro e dalla sala stampa vaticana in condizioni non facili ma abbiamo cercato di rendere ragione di questo straordinario momento della storia della chiesa. Tornerò per il conclave".

È stato il primo funerale di un papa da vescovo per monsignor Caiazzo, visto che l’ultimo, per Giovanni Paolo II, risale al 2005, quando era ancora un semplice sacerdote. "Un momento storico, di grande fraternità – riflette – e un messaggio per i grandi del mondo. Mi hanno colpito il silenzio e l’attenzione da parte di tutti e l’omelia del cardinale Giovanni Battista Re che ha ripercorso le tappe del pontificato. I cardinali sanno che devono scegliere il successore di Pietro, come lo Spirito sta chiedendo in questo momento".

"Per me – ha aggiunto - è stato un momento coinvolgente sotto tutti i punti di vista – commenta –. Per quanti hanno potere nel mondo a vari livelli – è stato un modo per ripensare come prendere decisioni nei confronti dell’uomo e dell’umanità intera".

"Questo – aggiunge il vescovo – è stato un momento vissuto intensamente anche dai noi vescovi e dai cardinali. In tutti c’è la consapevolezza che il successore di Pietro debba essere uno che sa guidare la Chiesa proprio come lo Spirito del Signore ci sta chiedendo in questo momento. Non si tratta di avere un successore di Francesco, ma di Pietro. Uno che in questo tempo possa indicare le strade del Signore a questa umanità ferita, ma anche bisognosa di speranza e di essere incoraggiata".

"Porto nel cuore - mette in luce il vescovo – i funerali di papa Francesco come momento che rimarrà nella storia della Chiesa e dell’umanità intera. C’erano tutte le delegazioni religiose, dai fratelli musulmani agli ebrei. Quando ci si trova attorno all’Eucaristia e alla mensa eucaristica ascoltando la voce del Signore, condividendo lo stesso pane e la stessa Parola non possiamo non sentirci tutti fratelli. Tutto questo significherà molto anche per chi si sente lontano dalla chiesa".