
Il ’Versari-Macrelli’ si fa spazio "Abbiamo bisogno di quelle aule"
Se una piange, l’altra sorride. La situazione dell’annosa carenza di spazi nelle scuole superiori di Cesena è un puzzle complicato da incastrare, che provoca sentimenti contrastanti a seconda di chi viene penalizzata o avvantaggiata. Se il trasloco delle sei classi (su dodici totali) dell’ex Geometri, dall’ala dell’Istituto ‘Serra’ affacciata su piazzale Macrelli alla nuova palazzina in via Savio, ha scatenato la reazione contrariata di questi ultimi, dall’altra parte arriva il plauso di chi andrà a occupare quelle aule lasciate vuote. "L’intervento della Provincia di Forlì-Cesena è ben strutturato e tocca non solo l’aspetto didattico ma soprattutto quello sociale, poiché volto a limitare il rischio di dispersione scolastica nel nostro territorio — commenta Giuseppe Messina, dirigente dal 2018 dell’Istituto professionale ‘Versari-Macrelli’ —. I nostri problemi di mancanza di aule sono storici, negli ultimi tempi siamo cresciuti molto sia in termini di iscrizioni che di contenuti. Quest’anno abbiamo avuto richieste per 240 nuove iscrizioni, ma purtroppo non riusciremo ad accontentare un centinaio di queste in quanto non abbiamo posto a sufficienza per tutti".
Il ‘Versari-Macrelli’, che ha accorpato i due istituti in un’unica segreteria una decina di anni fa, è distribuito in due plessi (quello centrale è situato di fronte lo stadio), conta oltre 1.200 studenti ed è articolato in diversi indirizzi: servizi commerciali, culturali e dello spettacolo, per la sanità e l’assistenza sociale. La sua peculiarità è rappresentata dal fatto che sono tanti i ragazzi e le ragazze che approdano qui nel corso dell’anno o anche a giugno, in cerca di riscatto dopo un percorso non soddisfacente in un precedente istituto. "E’ importante dare una risposta positiva a chi ha avuto un fallimento in altre scuole, perché è tra loro che si registrano i rischi maggiori di abbandono degli studi — sottolinea Messina —. Abbiamo chiesto al Provveditorato di avere quattro classi in più ma per motivi di organico ce ne concederanno due, una prima e una terza. A settembre avremo così 59 classi in totale". Non solo di semplici aule, la scuola necessità anche di ambienti specializzati. "Negli istituti come il nostro, le attività laboratoriali sono uno dei punti di forza dell’offerta didattica e sono materie professionalizzanti, basti pensare che alcuni indirizzi comprendono fino a dieci ore alla settimana. Siamo dotati di una regia-televisiva che non possiamo ubicare in una sede fissa, ma che siamo costretti a spostare continuamente", lamenta il dirigente.
Intanto questa mattina il presidente della Provincia, Enzo Lattuca, incontrerà la dirigente dell’Istituto ‘Garibaldi-Da Vinci’, Luciana Cino, su richiesta di quest’ultima. La preside prospetterà al primo cittadino di Cesena una soluzione diversa da quella indicata lunedì scorso. "Mi aspetto una proposta che salvaguardi anche gli spazi necessari per il ‘Versari-Macrelli’" afferma il sindaco.
Francesca Siroli