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"Il Sacco dei. Bretoni non ci ha insegnato nulla"

Domani, venerdì, alle 18, presso l’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena si terrà una conferenza storica dedicata al ‘Sacco...

"Il Sacco dei. Bretoni non ci ha insegnato nulla"

Domani, venerdì, alle 18, presso l’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena si terrà una conferenza storica dedicata al ‘Sacco dei Bretoni’ del 1377, durante la quale verrà presentata la terza edizione dell’opera ‘L’eccidio di Cesena. La più grande strage del Medioevo’ scritto da Andrea Sirotti Gaudenz (foto)i. Il libro è dedicato ai fatti (poco noti) del 1377, quando Cesena fu devastata dai soldati bretoni al seguito del cardinal legato Roberto da Ginevra e dalle milizie inglesi di Giovanni Acuto, chiamato in soccorso dal prelato per punire i cesenati ‘colpevoli’ di essersi ribellati ai soprusi delle truppe pontificie.

Andrea Sirotti Gaudenzi, quali novità ci sono nella terza edizione?

"Ho scandagliato ogni fonte disponibile, effettuando anche una ricerca filologica e linguistica che ha coinvolto i testi antichi. In particolare, ho approfondito le tematiche legate all’opera ‘De casu Caesenae’, erroneamente attribuito a Petrarca e, poi, a Coluccio Salutati, ma in realtà da attribuire a un notaio (Ludovico da Fabriano), che scrisse l’opera poco tempo dopo la terribile strage. Questa edizione è impreziosita dalla prefazione di Duccio Balestracci, uno dei più grandi conoscitori di storia medievale al mondo, professore di Storia medievale all’Università di Siena".

Cosa ha ricavato dal suo scandagliare?

"Ho avuto la conferma che questo evento è stato probabilmente unico nella storia medievale italiana, dato che non di sacco si è trattato, ma di vero e proprio eccidio o, se preferisce, di strage degli innocenti".

Cosa ci insegna il ‘Sacco dei Bretoni?

"Ci hanno fatto credere che la storia sia maestra di vita. Mi piacerebbe crederlo, ma la verità è che la storia insegna poco agli uomini, se consideriamo quello che stiamo vivendo".

Paolo Morelli