
Papa Francesco e il cesenate Franco Severi al Giubileo dello spettacolo nel 2016
Sono i giorni della devozione, della riflessione e del silenzio, in città, in memoria di Papa Francesco. Si tengono preghiere, rosari e celebrazioni liturgiche in suffragio del pontefice scomparso il lunedì dell’angelo di cui sabato alle 10 si celebreranno i funerali, e anche i ricordi di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e di familiarizzare con il pontefice scorrono commossi, desiderosi di essere condivisi.
Dopo le prime funzioni di martedì, domani sera alle 20.30 in cattedrale l’arcivescovo monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo celebrerà la messa per tutta la comunità diocesana. Questa sera nella chiesa parrocchiale di San Vittore si tiene una veglia di preghiera e un rosario. domani alle 20.30 nella chiesa di Longiano altra veglia di preghiera.
Ed eccoci a un ricordo lieto e commosso. Papa Francesco il 16 giugno 2016 si rivolse ai partecipanti al Giubileo dello spettacolo viaggiante incontrati nella sala Nervi, in Vaticano. Tra i cinque mila invitati, circensi e fieranti, giostrai, lunaparkisti e artisti di strada, madonnari e componenti di bande musicali, c’era anche Franco Severi, cesenate presidente dell’associazione musica meccanica italiana e gestore del Museo Musicalia a Villa Silvia che porta nel cuore quella giornata eccezionale di arte, creatività e spettacolo al cospetto di papa Francesco.
"Nella sala Nervi – afferma – nel corso del Giubileo dello Spettacolo di Strada del 2016 ho avuto l’onore di incontrarlo e di suonare per lui. In quell’occasione mi esibii mostrando alla nutrita platea un organetto di Villa Silvia Carducci che riproduce la nota sinfonia di ‘O Sole Mio’. Il Papa ne fu particolarmente entusiasta e mi volle donare un rosario che conservo gelosamente". Quel giorno inoltre rappresentanti della fondazione Franco Severi Onlus e dell’associazione italiana di Musica meccanica misero in scena una situazione dei musici di strada dell’Ottocento. "Tra un’esibizione e l’altra il papa invitò l’assemblea ‘ad avere cura della fede’ – prosegue Severi –. ’Trasmettete ai vostri figli – si raccomandò – l’amore per Dio e per il prossimo: il cammino della bellezza. Ci augurò di poter sempre svolgere il nostro lavoro con amore e con cura, fiduciosi che Dio accompagna con la sua provvidenza, generosi nelle opere di carità, disponibili ad offrire le risorse e il genio delle nostre arti e professioni".
"E voi non potete immaginare il bene che fate: un bene che si semina – sono le parole del papa –. Quando suonavano quella bella musica del film ’La strada’, io ho pensato a quella ragazza che, con la sua umiltà, il suo lavoro itinerante del bello, è riuscita ad ammorbidire il cuore duro di un uomo che aveva dimenticato come si piange".