Scintille pre-elettorali al centro dello schieramento politico.Lla lista civica Cesena Siamo Noi ha accusato il Pri non voler far decollare il ‘Terzo polo’ per acquiescenza al Pd, ma i repubblicani rispondono per le rime rivendicando la loro politica di alleanze tra partiti diversi. "Noi Repubblicani non ci nascondiamo dietro a sigle di liste civiche – affemano i dirigenti della consociazione dell’edera e dell’unione comunale
Romano Fabbri e Sara Biguzzi – Dietro di noi non ci sono altri partiti c’è la storia viva di questo Paese. Ci sono le lotte risorgimentali. Abbiamo attraversato diverse epoche politiche senza cambiare nome e simbolo. Noi non dobbiamo servire gli altri partiti, dobbiamo servire i nostri ideali il nostro Paese, la nostra città". I repubblicani rivendicano il ruolo del partiti nella vita politica della Repubblica contrassegnata oggi dalla disaffezione dei cittadini e affermano ancora: "Dunque Cesena siamo noi non scarichi sul Pri i suoi limiti nel momento delle scelte chiare e coraggiose. Nel 2019 siamo stati a un passo per una alleanza Pri -Cesena siamo noi, sfumata per mancanza di coraggio politico non del PRI. Non sui contenuti programmatici. Riscontriamo in Cesena Siamo noi nell’approccio pragmatico alla risoluzione dei problemi, nel metodo per definire le priorità più cultura repubbicana di quanti tali si dichiarano ma si intruppano per convenienza personale".
Il Pri indica quindi la necessità di scelte politiche chiare fin dal principio della competizione elettorale locale: "I poli che elettoralmente possono contendersi il governo della città sono due contrapposti e inconciliabili.
Il centro destra contro il centro sinistra e viceversa.
Noi, il terzo Polo, le liste civiche possiamo condizionare entrambi sui contenuti nell’interesse della città. Ad una condizione: al confronto programmatico deve seguire la scelta politica prima della competizione elettorale in modo chiaro e trasparente".