Il presidente Carlo Battistini: "Pronti ad affrontare le turbolenze"

Il numero uno della Camera di Commercio: "La crescita è in frenata"

Il presidente Carlo Battistini: "Pronti ad affrontare le turbolenze"

Il numero uno della Camera di Commercio: "La crescita è in frenata"

Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna, in quale contesto è inserito il settore dell’edilizia nel nostro territorio?

"Gli scenari previsionali Prometeia per l’anno 2024, aggiornati a ottobre, mostrano per le nostre province una frenata nella crescita, determinata da un valore aggiunto in ridimensionamento e da un export stabile. La crescita, comunque, dovrebbe proseguire anche nel 2025, anche se a un ritmo inferiore. In questo quadro il reparto delle costruzioni ha fatto registrare un valore aggiunto del 7,9% evidentemente legato anche agli investimenti messi in campo dal settore pubblico nell’ottica del Pnrr e che ruotano intorno all’apertura di tanti cantieri volti a ripristinare strade frane, piuttosto che a riqualificare immobili".

I privati però presto avranno a disposizione meno vantaggi fiscali per gli interventi di restyling ed efficientamento energetico.

"Vero, ma tante strade restano aperte. Il credito d’imposta per la ristrutturazione rimarrà, così come i bonus legati alle caldaie, tanto per citare un paio di esempi. E’ però chiaro che servirà prendere le misure al nuovo scenario che va delineandosi".

Previsioni?

"Resto ai dati, per evitare di cadere nell’adagio secondo cui le previsioni si sbagliano sempre… A metà del 2024 nel territorio della provincia di Forlì Cesena, su 35.574 imprese attive, 5.607 operano non comparto edile, un numero importante, tanto più perché è in crescita dell’1,9% rispetto al 2023".

Tra queste c’è chi rischia di andare incontro a scenari critici?

"Il tema riguarda tutti: il valore aggiunto lo mette l’imprenditore, con la sua capacità di essere lungimirante e approntare progetti sostenibili. In quest’ottica il mondo degli istituti di credito è diventato particolarmente attento nella concessione dei finanziamenti, premiando le proposte più virtuose".

Dunque per ora niente allarmi?

"Il settore edile è ciclico e sta attraversando una fase di crescita. Difficile dire quanto durerà, ma ciò che non si discute è il contesto: gli anni delle forti crisi che ci siamo messi alle spalle, hanno lasciato il segno, soprattutto in termini di risposte sistemiche. Credo che la ripresa sia solida e che in ogni caso il nostro sistema Paese sia più preparato e attrezzato per affrontare eventuali fasi di turbolenza, a vantaggio di tutti".

Luca Ravaglia