di Andrea Alessandrini
Alle comunali del 14 e 15 maggio il rivale di Enrico Cangini – sindaco uscente di Sarsina e ricandidato capolista di ’Sarsina nostra’ sostenuta dal centrodestra – è ormai pressoché certo che sarà il quorum. Vale a dire la soglia del 40% dei circa tremila aventi diritto al voto da superare in caso di una sola lista in lizza: altrimenti il Comune sarà sottoposto al commissariamento prefettizio.
Dal Pd di Sarsina arriva la notizia che non verrà presentata la lista di centrosinistra alle elezioni. All’incontro di lunedì 3 aprile al centro culturale cittadino erano intervenuti il segretario di Federazione e i consiglieri regionali per dare una scossa psicologica e caricare altro che la truppa, bensì i rari e sfiduciati dem del posto. Gli interessati si erano presi giorni per provare a realizzare l’impresa. "Ci sono purtroppo grosse difficoltà e il timore è quello che non si riuscirà a presentare la lista", ha dichiarato ieri pomeriggio il segretario di Federazione Nicola Dellapasqua. Alle 19 l’annuncio di Francesco Romagnoli, il dem 26enne capogruppo della lista civica di centrosinistra ’Si Amo Sarsina’, che nel 2018 fu contendente di Cangini, il quale prevalse con il 67,68% dei consensi (1.311 voti). "Non presenteremo la lista, non è stato possibile realizzare il progetto amministrativo. Ripartiremo da capo". Ma fuori dal consiglio comunale.
A Sarsina l’incarico di segretario del Pd non è stato più ricoperto dopo le dimissioni di Giovanni Sanpaoli. "Ho lasciato da anni – afferma –. Fu dura nel 2018 mettere insieme la lista".
La preoccupazione monta a questo punto nell’unica lista in pista del ricandidato popolare sindaco Cangini, anche se alle comunali del 2018 la percentuale dei votanti fu del 65,52%, ben superiore alla soglia del 40%. Ma l’assenteismo alle urne si è acuito e non ci sono elezioni quest’anno che fungano da traino. Nel 2022 anche nella vicina Sant’Agata Feltria si andò al voto con una sola lista e venne eletto sindaco Goffredo Polidori. Se nella città plautina scattasse il commissariamento prefettizio per l’ordinaria gestione, potrebbe durare sino al 2024 con la riconvocazione delle comunali nella tornata dell’anno prossimo. L’attività amministrativa si bloccherebbe: una iattura.
Se invece la soglia del 40% venisse superata, entrerebbero in consiglio comunale tutti e dodici candidati della lista ’Sarsina Nostra’, come mai è successo nel comune plautino, neppure al tempo in cui il sindaco democristiano Lorenzo Cappelli faceva il bello e cattivo tempo.
Sempre ammesso che di qui a sabato, ultimo giorno utile per presentarla, non spunti dal nulla – con tutto il rispetto – uno straccio di seconda lista.