LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Il ministro Abodi scende in campo. Tra i cantieri di ’Cesena sport city’ e i ragazzi del calcio integrato

Prima il tour a Martorano, Villachiaviche e all’Ippodromo: "Progetti davvero ambiziosi". Ultima tappa all’Orogel Stadium per celebrare il progetto inclusivo: "È una giornata speciale".

Il ministro dello Sport Andrea Abodi durante la visita alla pista di atletica del nuovo centro sportivo di Villachiaviche

Il ministro dello Sport Andrea Abodi durante la visita alla pista di atletica del nuovo centro sportivo di Villachiaviche

"Piacere, Andrea". L’Andrea che sorride in maglietta e pantaloncini allungando la mano per salutare un ragazzo visibilmente emozionato, è il ministro Abodi. Intorno a lui, che sta in mezzo al prato dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi, ci sono le decine di atleti protagonisti del progetto ‘Per un calcio integrato’ che mira a coinvolgere a pieno titolo anche i giovani e giovanissimi appassionati di calcio con disabilità in un progetto pienamente inclusivo. Un progetto che il Cesena Calcio aveva presentato i giorni scorsi a Roma alla presenza appunto del ministro dello Sport, rimasto talmente colpito da voler rilanciare, dando appuntamento in campo. Qui in Romagna. Ieri pomeriggio ha mantenuto la promessa nell’ambito di una visita svolta in città in compagnia del sindaco Enzo Lattuca e dell’assessore allo sport Christian Castorri in due luoghi simbolo della ‘Cesena Sport City’ che sta nascendo e che agli albori del progetto aveva visto anche lo stesso Abodi tra i protagonisti: "Li ho visti concepire questi cantieri – ha sorriso il ministro parlando dalle tribune del campo di atletica - E’ stato un piacere dare la mia adesione, quando ancora non coprivo l’incarico di ministro, alla fondazione di un progetto davvero ambizioso, del quale oggi si iniziano a raccogliere i frutti". La parte più importante deve ancora venire e in effetti ieri intorno all’impianto si respirava il rammarico di non aver potuto presentare la pista ultimata. Per una questione di immagine, ma soprattutto perché nel fine settimana di Pasqua arriverà una delegazione di atleti svizzeri che avrebbero dovuto allenarsi qui e che invece dovranno essere dirottati a Forlì. "L’abilità di questa amministrazione – ha aggiunto Abodi – è stata prima di tutto quella di riuscire a reperire fondi importanti attraverso molteplici canali di finanziamento, non soltanto legati al Pnrr. L’obiettivo, anche in ambito sportivo, è mettere davanti a tutto le priorità dei giovani e delle persone più disagiate. A Cesena sta accadendo. E’ importante raccontare queste storie, con l’auspico che possano ispirare altri".

Prima di recarsi all’Ippodromo, Abodi aveva pranzato al centro sportivo di Martorano e aveva visitato l’area in fase di realizzazione a Villachiaviche. L’Orogel Stadium è stata l’ultima tappa: "Una carezza ai ragazzi – ha sorriso il ministro parlando al microfono davanti ai genitori degli atleti – e un abbraccio a tutti voi. E’ davvero bello essere qui, a condividere una giornata speciale". Lo ha fatto, insieme a Lattuca e a Castorri, non per dovere di circostanza. E raccontarlo non è certo questione di piaggeria verso la carica istituzionale. E questione del fatto che se davvero si vuole rilanciare il lato più bello e più importante dello sport, serve partire da qui, da un ministro che la giacca chissà dove la ha lasciata e che corre per il campo, inseguendo un pallone. Ridendo.