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Paolo Manzelli, segretario Uil
"L’assenza di risposte concrete sulla sicurezza sul lavoro ha avuto come conseguenza incidenti mortali anche nel nostro territorio e questo denota la necessità di provvedimenti efficaci su questo tema". Paolo Manzelli, segretario generale Uil Cesena, spiega che a livello territoriale, seppure si è costituito il Tavolo Provinciale per la Sicurezza sul lavoro (contesto nel quale Cgil, Cisl e Uil hanno portato proposte scritte) ad oggi non si registra nessun riscontro. "Sul tema della qualità del lavoro – dice Manzelli - partiamo da un livello sicuramente diverso e qualitativamente migliore rispetto ad altre realtà del nostro Paese. Tuttavia a partire dalla Riviera si è sviluppato sempre più un lavoro povero. Abbiamo avuto e tutt’ora abbiamo settori in fortissima crisi come il distretto del calzaturiero e nel complesso mancano norme nazionali e una vera visione territoriale che valorizzi il lavoro di qualità. In generale l’aumento della cassa integrazione ha evidenziato, come sintomo, che non siamo in un momento positivo".
Gli effetti a lungo termine dell’alluvione e tutta la ricostruzione sono stati per tutto il 2024 un tema rimasto in sospeso con risposte mancanti e rinvii e proclami che poco o nulla hanno portato rispetto a quanto necessario, secondo la Uil. "Il nostro welfare nel 2024 – continua Manzelli - ha visto due novità: la nascita dei Cau già rimessi in discussione e una complessiva revisione del regime dell’accreditamento e della erogazione dei servizi nelle nostre Rsa. In entrambe i casi, come Uil di Cesena, siamo stati e ancora oggi siamo fortemente critici. Si è partiti dalla parte sbagliata non mettendo al centro le persone e i loro bisogni ma, al contrario, mettendo al centro sistemi incentrati su costi e risorse che vengono a mancare".
Complessivamente, quindi, a giudizio del segretario Uil il 2024 è stato un anno allineato al panorama nazionale, con poche luci, tante ombre e nubi che necessitano di essere diradate. Il 2025 parte in salita ed eredita tutti i problemi rimasti insoluti nell’anno precedente. Mancano ancora le basi nelle quali poggiare i piedi di un rilancio che il nostro Paese e il nostro territorio necessitano, continua Manzelli: "I problemi del 2024 sono tutti uguali, a questi si aggiungono le difficoltà che si riscontrano anche nel bilancio dell’amministrazione di Cesena. Un bilancio che se non piace all’assessore, per sua stessa ammissione, difficilmente potrà piacere alle persone che ne subiranno gli effetti. Anche qui fa specie vedere come maggioranza e opposizione si rimpallino le responsabilità dei conti del nostro comune. Entrambe hanno le loro colpe. I problemi delle risorse delle amministrazioni locali non nascono con questo governo ma con il susseguirsi di governi di ogni forma e colore che hanno falcidiato il nostro welfare e i servizi pubblici. Certo l’ultima manovra ha ulteriormente aggravato la situazione, ma trovare un colpevole è abbastanza facile, visto che le colpe sono equamente distribuite a tutti i livelli e in tutti gli schieramenti".
Ai dibattiti su come rilanciare l’economia si sommano i temi legati agli assetti istituzionali, dove ci sono forse troppe idee e tanta approssimazione, a giudizio della Uil. "Lavoro povero, precariato, assetti istituzionali, la messa a sistema del settore turistico, fieristico e aeroportuale – conclude Manzelli - sono sfide che vanno aggredite e affrontate. Sfide che riguardano anche il tema della nostra sanità, dove sempre di più ad un sotto finanziamento del nostro Ssr, negli anni sottovalutato anche dalla nostra Regione, si aggiunge anche la perdita di personale che sempre di più si sta diffondendo in tutti i settori cardine per il nostro welfare a partire dalla sanità ma non solo".