di Luca Ravaglia
Un’opportunità per il territorio, per rilanciare l’indotto economico e per far conoscere il nostro fazzoletto di Romagna nel mondo, presentandolo agli spettatori dei 200 paesi che seguiranno il Giro d’Italia, senza considerare i tantissimi altri canali messi a disposizione dalle piattaforme digitali del ventunesimo secolo. Il governatore della Regione Stefano Bonaccini e il presidente di Apt (nonché nome illustre del ciclismo) Davide Cassani sorridono compiaciuti in occasione della presentazione delle due tappe che il 14 e il 16 maggio attraverseranno l’Emilia Romagna, portando i migliori ciclisti del pianeta a tu per tu con gli appassionati di casa nostra. "Per territori come Savignano – ha commentato Bonaccini – che per la prima volta ospitano una partenza di tappa (la nona, in programma i domenica 14 maggio, con arrivo al Technogym Village di Cesena, ndr) sarà anche un modo per ‘fare la storia’ del territorio, coinvolgendo l’intera comunità in una giornata di festa per tutti". Lo ha confermato pure il sindaco Filippo Giovannini, che ha partecipato alla presentazione a Bologna: "L’attenzione è alta. Stiamo presentando iniziative e appuntamenti vari che faranno da corollario alla corsa e le risposte che stiamo ricevendo sono ottime. Il nostro territorio è storicamente coinvolto nell’itinerario della Nove Colli, ma qui alziamo decisamente l’asticella. Il tutto senza dimenticare l’importanza di sensibilizzare all’uso virtuoso della bici, aspetto sul quale lavoriamo intensamente, come dimostrano anche i chilometri di nuove piste ciclabili che intendiamo mettere a disposizione della comunità".
Portare il riflettori del Giro su una località non è costo zero, ma sul tema economico interviene ancora Bonaccini: "Nel 2019 il Giro d’Italia vide 4 tappe nelle nostra regione, per un costo complessivo di circa 4 milioni di euro. Solo per la prima, quella che da Bologna portò a San Luca, riscontrammo un indotto di tre milioni. Ma anche davanti a un indotto zero, sarebbe comunque stato un affare. I nostri portici vennero visiti da milioni di persone e solo per inciso ricordo che qualche mese dopo sono stati riconosciuti patrimonio Unesco. Mia nonna e mia zia, che non potevano permettersi di viaggiare dove volevano, hanno conosciuto l’Italia guardando le immagini in tv del Giro e anche se oggi molte cose sono cambiate, lo spirito è lo stesso: per noi il Giro è l’Italia". La vetrina riguarderà ovviamente ranche Cesena, visto che l’arrivo dei 35 chilometri della cronometro con partenza a Savignano sarà al Technogym Village, dopo che i ciclisti avranno attraversato il cuore urbano: "Non è un tracciato difficile – ha analizzato il direttore del Giro Mauro Vegni – ma sarà l’occasione giusta per i velocisti di mostrare il meglio delle loro doti. Aspettiamo Filippo Ganna, potrebbe essere la sua gara. E non solo lui, ovviamente. Perché quest’anno al Giro ci saranno davvero i migliori atleti del mondo".