di Ermanno Pasolini
L’avvocato Gian Piero Evangelisti presidente del Rotary Club Valle del Rubicone ha consegnato il premio Rotary 2023, una scultura di Ilario Fioravanti, al generale Giovanni Nistri in una serata di gala presso Villa Malatesta a Poggio Torriana. Poi il generale ha tenuto una conferenza sul tema "Da Kiev a Khartoum: condizioni d’instabilità nell’area del Mediterraneo allargato e conseguenze per la sicurezza nazionale". Il presidente Evangelisti ha letto le motivazioni del premio: "Il generale Giovanni Nistri, romagnolo di adozione da pochi anni, è stato per un triennio Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Forza Armata e di Polizia che fa della vicinanza al cittadino in ogni frangente la sua caratteristica secolare, anche in Romagna. In precedenza, si è distinto per sensibilità culturale e determinazione operativa quale responsabile del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il primo Reparto di polizia specializzato nel settore ad essere stato costituito al mondo e unanimemente riconosciuto come un’eccellenza a livello internazionale. Durante il suo mandato, tra l’altro, sono stati recuperati importanti dipinti sottratti al patrimonio artistico di chiese romagnole. Giovanni Nistri, altresì, è stato per oltre due anni Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, finanziato da fondi Europei per 105 milioni di euro, incarico nel quale è riuscito nella "mission impossibile" di spendere, e bene, l’intero finanziamento, rilanciando dopo anni di incuria e di abbandono quel sito archeologico, patrimonio dell’Umanità". Durate la serata è stata eletta nuova socia rotariana Danila Malacarne vedova dell’avvocato Giuseppe Lombardi che fu uno dei fondatori del Lions Club del Rubicone e presidente dello stesso. Presenti molti comandanti di stazioni e compagnie dei carabinieri, i sindaci di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli. Iil generale Nistri si è detto onorato per il premio e ha analizzato la situazione internazionale: "La guerra in Ucraina ha condizionato tutti noi. Bisogna fare attenzione sul fronte nord, ma anche sul fronte sud. Checchè ne dicano i francesi, l’Italia deve fare comprendere a tutti i Paesi d’Europa la vicenda degli immigrati che sbarcano da noi e dei quali tutti devono farsi carico. Ma siamo circondati da guerre. La polveriera che fece scoppiare la Prima Guerra Mondiale esiste anche oggi. Il nuovo piano Mattei prevede una drastica riduzione della dipendenza dalla Russia, ma si fanno accordi con Paesi che sono amici della stessa Russia. Noi dobbiamo tutelare il nostro territorio, i nostri connazionali all’estero e le aziende che operano fuori dai confini".