ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Il cruccio di monsignor Regattieri : "Soffro per il calo pauroso dei preti"

Il vescovo uscente ripercorre i 14 anni di episcopato. "Ne ho ordinati 15 e sepolti 73, ma i laici sono operosi"

Il vescovo uscente ripercorre i 14 anni di episcopato. "Ne ho ordinati 15 e sepolti 73, ma i laici sono operosi"

Il vescovo uscente ripercorre i 14 anni di episcopato. "Ne ho ordinati 15 e sepolti 73, ma i laici sono operosi"

Dalle pagine più belle dei quattordici anni di episcopato ha preso le mosse il vescovo uscente monsignor Douglas Regattieri, al posto del quale è stato nominato l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, al suo ultimo incontro con gli operatori dell’informazione tenutosi ieri in episcopio in occasione della festa del patrono dei giornalisti San Francesco di Sales. Ma poi è passato anche alle criticità e ai punti oscuri. Il vescovo è parso rilassato, in questa coda di episcopato, meno contenuto nel suo proverbiale aplomb.

"Tante sono state le pagine belle a partire dalla visita del papa Francesco nel 2017, ricambiata dal pellegrinaggio della diocesi - ha iniziato a ripercorrerle –: poi le due visite pastorali nelle parrocchie, nelle unità parrocchiali, all’ospedale e nelle scuole, occasioni irripetibili per ascoltare le persone e andare a trovarle facendo sentire la vicinanza della chiesa. Un’altra tappa è stata l’unificazione degli uffici pastorali nella nuova sede della curia in via don Minzoni".

"Abbiamo aperto inoltre – ha proseguito Regattieri – due case famiglia e due dormitori a Cesena, in curia, e a Cesenatico. È stata inoltre ristrutturata la cattedrale che rifulge e ora mancano solo la pittura delle pareti e qualche intervento residuale. La nostra diocesi conta dieci cause di beatificazione con cinque venerabili e cinque servi di Dio, un patrimonio importante per una diocesi. Questi anni sono stati anche densi di ricorrenze come i trecento anni della nascita di papa Pio VI e i duecento anni della morte di Pio VII". Positiva anche la valutazione di Regattieri sulla ristrutturazione territoriale con la creazione di 21 unità parrocchiali che in prospettiva, diventeranno 21 parrocchie". "Inevitabile, perché non ci sono più preti, o ce ne sono molto pochi, ma non perdiamo la fiducia perché il Signore non ci abbandona mai", ha affermato.

E così il vescovo ha aperto il capitolo sulle pagine meno belle partendo dal maggior cruccio, il calo del clero che Regattieri ha definito più volte "pauroso". "In questi 14 anni ho ordinato 15 preti - ha messo in luce - che non sono pochi, ma ne ho sepolti ben 73. I sacerdoti sono calati dai 120 di quando arrivai agli attuali 70. E il seminario diocesano in questo momento è vuoto. Aggiungiamo che due dei presbiteri ordinati hanno lasciato il sacerdozio. Inoltre due congregazioni religiose hanno abbandonato la diocesi, le monache benedettine in via Celincordia e i Fratelli di San Francesco a Cesenatico". Una vicenda che ha provocato amarezza nel vescovo è quella dell’istituto Lugaresi: "La diocesi di Cesena-Sarsina – ha spiegato – non voleva impadronirsi dello stabile e delle attività, ma è intervenuta per colmare un vuoto e tenendo conto che nel testamento c’era scritto che se i giuseppini andavano via tutto sarebbe passato alla diocesi. Ma abbiamo perso la causa e adesso non sappiamo se all’istitiuto si continuano le attività".

Sulla scarsa frequentazione delle liturgie ha osservato che non è solo un retaggio della pandemia ma un dato strutturale, sugli avventisti che hanno disertato la Giornata di unità dei cristiani per la non accettazione dell’indulgenza giubilare cattolica, ha precisato di essersi confrontato con il pastore. "Ieri (l’altro ieri, dr) ) ho incontrato il nuovo vescovo Caiazzo che ha visitato la nostra Cattedrale e altri luoghi diocesani - ha poi aggiunto –: è aperto, loquace e vi troverete bene. Gli ho consegnato la relazione sullo stato di salute della diocesi che qualche mese fa ho portato a papa Francesco. Gli ho anche detto che questa diocesi ha un laicato propositivo e operoso, la nostra è un chiesa locale viva". "I rapporti con l’amministrazione comunale? Buoni con il sindaco Lattuca e anche con gli altri sindaci - ha risposto Regattieri –. Nelle visite pastorali abbiamo visitato anche le giunte comunali. La nostra Caritas collabora con i Servizi sociali comunali".

"Un ricordo particolare? La toccante processione del Corpus domini a San Rocco, vicino al fiume, dopo l’alluvione".