LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Il condominio dissestato dal Savio: "Situazione difficile, aiutateci"

L’intervento di stabilizzazione costa 300mila euro. E in più ci sono le spese dei singoli appartamenti

Il condominio dissestato dal Savio: "Situazione difficile, aiutateci"

Il condominio dissestato dal Savio: "Situazione difficile, aiutateci"

"Abbiamo capito che il problema era serio quando ci siamo accorti che il ‘lago’ che si era formato nel giardino davanti a casa era improvvisamente scomparso, risucchiato da una gigantesca infiltrazione". In via Tunisi, nel dedalo di strade evidentemente non così lontane dal fiume Savio sul lato del quartiere Oltresavio, c’è un condominio che ha pagato a carissimo prezzo l’alluvione dello scorso anno. Talmente alto da diventare un caso di studio in relazione alle modalità di presentazione delle richieste di risarcimento sul portale Sfinge e da ‘meritare’ la visita del generale Francesco Paolo Figliuolo, che giovedì pomeriggio, uscito dal summit nel palazzo comunale, si è recato a incontrare le 14 famiglie alle prese con un conto da pagare che naviga intorno ai 300.000 euro. A spiegare l’accaduto sono stati gli stessi residenti, suffragati dal tecnico che sta seguendo da un lato gli interventi di recupero e dall’altro le procedure burocratiche per avviare i rimborsi. "Ci siamo trovati con le cantine allagate fino al soffitto - hanno raccontato i diretti interessati a Figliuolo, che ha ispezionato di persona appartamenti e seminterrato - e in una situazione che metteva a rischio la stessa stabilità del condominio".

In effetti prima di concedere il completo via libera al ritorno nelle rispettive abitazioni, era stato concordato un piano di interventi da svolgere velocemente. Cosa che è stata fatta: sono stati collocati dei micropali destinati a rimettere in piena sicurezza la struttura: un intervento corposo, del costo totale di circa 300.000 euro, cifra che i condomini hanno per ora coperto in parte, devolvendo ognuno i 5.000 euro ricevuti nell’ambito dell’immediato sostegno. Dunque son stati versati complessivamente 70.000 euro. Per la parte restante, si attendono i responsi degli enti di competenza. La pratica, presentata a maggio, è attualmente in visione negli uffici di Invitalia che a breve dovrebbero fornire il parere in merito alla congruità della cifra richiesta. A quel punto, se il parere avrà soddisfatto i condomini, dallo Stato arriverà la metà della cifra pattuita, con la parte restante che verrà versata quando i privati avranno a loro volta saldato il debito con l’impresa. La cifra è importante e in quest’ottica potrebbe risultare decisiva l’introduzione del credito d’imposta, che il Governo dovrebbe inserire nel pacchetto di norme a sostegno degli alluvionati forse la prossima settimana. Anche a quel punto però il cerchio non sarà chiuso: "Tanti di noi - hanno aggiunto i residenti – hanno riportato dei danni all’interno dei singoli appartamenti, da crepe sui muri ad altre criticità. Anche in questi casi gli importi non sono da sottovalutare. Dovremo aspettare sei mesi dal collocamento dei micropali, per verificare il pieno assestamento strutturale, dopo di che potremo ultimare le nostre richieste, in questo caso presentando singolarmente domande di ristoro. Stiamo vivendo mesi difficilissimi. Chiediamo di non restare soli".