REDAZIONE CESENA

Il commercio di armi tra miti e zone grigie nel libro di Beretta

Oggi alle 17.30 alla Malatestiana l’esperto presenterà il volume ’Il Paese delle armi’ nell’evento promosso dal Centro Pace

Il commercio di armi tra miti e zone grigie nel libro di Beretta

La produzione, il commercio e l’uso delle armi ’comuni’ sono alcuni dei temi al centro del volume ’Il Paese delle armi. Falsi miti, zone grigie e lobby nell’Italia armata’ a cura di Giorgio Beretta (nella foto) che sarà presentato oggi alle 17.30, nella sala lignea della biblioteca Malatestiana. Beretta è analista del commercio di sistemi militari, di armi leggere e dei rapporti tra finanza e armamenti e nel libro demolisce falsi miti, fa luce su zone grigie e reticenze interessate, sugli omicidi con armi legalmente detenute e sulle falle nel sistema di controllo. Un lavoro certosino e paziente che fotografa la situazione nel nostro Paese: in Italia si stimano tra 3 e 4 milioni di persone armate, con armi ’comuni’, per la difesa personale, l’attività venatoria, il tiro sportivo. Armi definite ’leggere’ ma che l’ex segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, non esitò a definire ’armi di distruzione di massa’, non meno letali di quelle per uso militare. Armi che uccidono anche quando sono detenute in modo legale, come dimostrano le tragiche statistiche di omicidi e femminicidi.

Il libro suggerisce anche spunti per contrastare la ’cultura’ delle armi, le sue lobby e le conseguenze del loro uso: maggiore trasparenza sul numero di porti d’arma, sulla diffusione delle armi legali e sulle comunicazioni ai familiari, controlli più stringenti e costanti sui requisiti psicofisici di chi possiede un’arma, un codice per la responsabilità sociale e ambientale delle imprese produttrici. La prefazione è di Piergiulio Biatta, presidente dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa-Opal di Brescia. L’evento, a ingresso libero, è promosso dal Centro Pace di Cesena.