REDAZIONE CESENA

Il Cesena non sa più pungere. Non buca la rete da 425 minuti

Gli ultimi gol messi a segno sono di Tavsan e Berti contro il Cosenza, la vittoria manca da quel match

Il capocannoniere della B Shpendi al rientro nella gara con il Cittadella (Foto Ravaglia)

Il capocannoniere della B Shpendi al rientro nella gara con il Cittadella (Foto Ravaglia)

Nel processo involutivo come risultati, prestazioni e atteggiamento di un Cesena che non vince dal 14 dicembre scorso (2-1 al Cosenza), ma nonostante tutto è al decimo posto in campionato, in zona tranquillità, emerge un dato preoccupante: i bianconeri non vanno in gol da 425 minuti, ossia dal 57’ della gara contro i calabresi, quando Tommaso Berti raddoppiò la rete di Tavsan. Un numero che comprende i 90 minuti canonici delle ultime quattro gare, i 33 del successo sui rossoblù e i complessivi 32 di recupero concessi nei primi e nei secondi tempi.

Il Cesena non segna più o meglio si è bloccato brutalmente considerando che nonostante non vada in gol da tanto tempo, con 27 marcature all’attivo in Serie B, è alle spalle come realizzazioni solo delle prime quattro in classifica, ossia Sassuolo (45 reti), Pisa (36), Spezia (30) e Cremonese (29). La squadra ha smesso di pungere dopo il match con il Cosenza di un mese fa; proprio con i calabresi si è infortunato il bomber Shpendi che uscì al 29’ del primo tempo sostituito appunto da Tavsan che, 17 minuti dopo, portò in vantaggio i padroni di casa. L’attaccante poi è rimasto ai box nelle tre sconfitte di fila contro Juve Stabia, Cremonese e Carrarese ed è rientrato in condizioni ancora non ottimali domenica contro il Cittadella partendo titolare e lasciando il posto a dieci minuti dalla fine ad Antonucci. La carestia romagnola sotto porta, dopo i brillanti ed efficaci numeri di buona parte del girone di andata, non può e non deve essere spiegata solo con l’assenza del bomber italo albanese che comunque sia si è sempre dimostrato determinante, indispensabile.

Tanti fattori sono calati: dal coraggio, all’atteggiamento, dal gioco, alla determinazione che non sono più quelli di un mesetto fa. Il punto con il Cittadella (0-0), dopo un primo tempo amorfo, senza sussulti e una ripresa più animata, vogliosa, ha interrotto la striscia negativa di tre match in campionato da ko consecutivi e da demoralizzazione garantita.

Ovvio che serva di più, non solo Shpendi fino al momento traino indiscutibile della squadra. Il centravanti nonostante non vada in gol dal primo dicembre scorso, quando nella sconfitta di 3-2 a Frosinone segnò al 32’ del primo tempo, è rimasto in testa alla classifica cannonieri con 10 reti (5 su rigore) anche se raggiunto dal catanzarese Iemmello e incalzato a quota 9 dallo spezzino Francesco Esposito. L’attuale carestia del Cesena sotto rete è testimoniata anche dal match di domenica scorsa con il Cittadella dove nonostante un possesso palla di oltre il 56%, su 10 tiri verso la porta ospite, solo tre sono stati indirizzati nello specchio, meglio hanno fatto i veneti che su 7 conclusioni per 4 volte sono arrivati tra i pali della meta bianconera.

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