Contro l’ultima della classe con pochi dubbi sulla formazione. Michele Mignani ha ormai trovato l’assetto giusto per la sua creatura e al Benito Stirpe, domani, si vedrà un Cavalluccio molto simile a quello sceso in campo sia a Cittadella che nel derby di sabato scorso contro la Reggiana. L’incognita più grande riguarda sempre il ruolo di seconda punta da affiancare al capocannoniere Cristian Shpendi. La scelta ultimamente è ricaduta su Mirko Antonucci che ha quasi raggiunto, quanto a minutaggio, il suo più diretto rivale nella corsa alla maglia da titolare, Augustus Kargbo: 641 minuti distribuiti in 12 presenze in campionato per il fantasista scuola Roma, 667 minuti giocati in 11 presenze per Kargbo. Nella rosa dei papabili figura anche Elayis Tavsan, 9 presenze e 2 reti e 238 minuti giocati per lui, ma schierato solo due volte da Mignani nell’undici titolare, contro Brescia e Salernitana partite in cui tra l’altro Kargbo era squalificato.
Tre giocatori con caratteristiche leggermente diverse, se la velocità e l’abilità nel dribbling li accomuna, Kargbo è il più veloce ma ha bisogno di spazi larghi per esprimersi al meglio, l’olandese salta l’uomo con altrettanta facilità ma è meno rapido, Antonucci invece è quello che si districa meglio negli spazi stretti e per questo anche a Frosinone , contro una formazione che nelle ultime gare ha serrato i ranghi in difesa ed è reduce da tre pareggi ed una sconfitta di misura a Cremona, la scelta potrebbe ricadere su di lui. Antonucci di fianco a Shpendi sembra la soluzione più probabile, mentre per quanto riguarda il resto della formazione, scontata la conferma della linea mediana ancora formata da Giacomo Calò, Simone Bastoni e Tommaso Berti, così come sulla corsia destra dovrebbe agire come di consueto Emanuele Adamo. Qualche dubbio semmai riguarda la fascia sinistra.
Raffaele Celia è entrato bene, a partita in corso, contro la Reggiana, suo l’assist per la rete di Cristian Shpendi che ha pareggiato i conti nel derby, e per questo potrebbe essere preferito a Daniele Donnarumma, al quale Mignani potrebbe concedere un turno di riposo. Donnarumma è uno dei giocatori sin qui più impiegati dal tecnico bianconero, dodici le gare giocate da titolare, solo a Pisa e a Salerno non è stato schierato dall’inizio e solo all’Arechi non ha disputato nemmeno uno scampolo di match, per un totale di 1.082 minuti giocati in campionato. Solo Bastoni (1.164’), Ciofi (1.149’) e Mangraviti (1.135’) sono rimasti in campo più di lui. Dietro, invece, non ci dovrebbero essere sorprese con Andrea Ciofi, Giuseppe Prestia e Massimiliano Mangraviti a proteggere la porta difesa ancora da Jonathan Klinsmann.
Andrea Baraghini