Il mercato immobiliare della Romagna sta vivendo un momento di forte tensione, con i costi degli affitti che continuano a salire, rendendo la vita sempre più difficile per le famiglie. Secondo i dati forniti da Idealista ed elaborati dal Sicet Cisl Romagna (il sindacato inquilini), le province romagnole hanno registrato incrementi significativi nei costi di locazione dal 2019 al 2024. Forlì-Cesena ha visto un incremento del 34,62%, con i prezzi che sono passati da 7,80 euro al metro quadro a 10,50 a gennaio 2024 e a 11 ad aprile. Questo rappresenta un aumento del 4,76% negli ultimi quattro mesi. A Ravenna, i costi degli affitti hanno avuto un incredibile incremento del 53,16% negli ultimi quattro mesi. Rimini ha registrato un impressionante aumento del 147,12%,.
La situazione degli affitti in Romagna si fa sempre più preoccupante. L’incremento dei costi sta mettendo a dura prova le famiglie nella ricerca di alloggi adeguati. Questa pressione finanziaria spinge molti a cercare alternative come il trasferimento in zone meno costose o la condivisione degli spazi abitativi. È indispensabile un intervento urgente da parte delle autorità locali per fronteggiare questa crescente problematica e assicurare alle famiglie l’accesso a soluzioni abitative a prezzi accessibili. Ma non solo le famiglie sono colpite: anche studenti universitari e lavoratori si trovano di fronte a enormi difficoltà nel trovare alloggi a canoni sostenibili. L’aumento dei costi degli affitti rende sempre più complicato per questi gruppi accedere a soluzioni abitative adeguate e sostenibili.
"Il Sicet Cisl Emilia Romagna ha avanzato delle proposte al governo per fronteggiare la crisi abitativa che sta attanagliando anche la nostra regione – dichiara la segretaria generale Sicet Cisl Emilia Romagna, Eugenia Cella – Tra le richieste principali, spiccano il rifinanziamento del fondo sociale per l’affitto e del fondo per la morosità incolpevole, strumenti essenziali per garantire il diritto all’abitare. Inoltre, è fondamentale incrementare il numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) e recuperare gli alloggi sfitti presenti sul territorio. Con l’auto recupero, puntiamo a rimettere in circolazione questi alloggi per offrirli alle famiglie che non possono sostenere gli affitti a prezzo di mercato a causa dei redditi troppo bassi. Inoltre abbiamo richiesto di realizzare residenze universitarie pubbliche nell’ambito del diritto allo studio".