EMANUELE CHESI
Cronaca

Il Carlino Cesena compie cinquant’anni

Il 1° marzo 1972 usciva per la prima volta il fascicolo di cronaca locale del nostro giornale. Un impegno quotidiano per la città

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di Emanuele Chesi

Il 1° marzo di cinquant’anni fa usciva per la prima volta in edicola il fascicolo cesenate del Resto del Carlino. Una data significativa nella pur lunga storia del nostro giornale, fondato nel 1885 e fin dall’inizio diffuso capillarmente in Emilia-Romagna (poi anche nelle Marche e nel Veneto) con una grande attenzione alla cronaca locale. Le notizie da Cesena hanno avuto ampio risalto fin dall’inizio del secolo nella pagina ‘Cronaca di Forlì’ che allora raccoglieva tutta la provincia estesa fino a Rimini. La data del 1° marzo 1972 è emblematica come il titolo di apertura del fascicolo "Cesena, una città", proprio perché rappresenta il raggiungimento della pari dignità con Forlì e Rimini. Forte di novantamila abitanti e di una crescita economica impetuosa, trascinata in particolare dal settore agroalimentare, ma anche da una vivace piccola industria, Cesena nel 1972 è una città decisamente in ascesa, in parallelo con la Rimini dell’esplosione turistica, mentre Forlì comincia a perdere colpi soprattutto dal lato della deindustrializzazione. Una crescita materiale, quella cesenate, che trova riscontro anche nei campi della cultura e dello sport. La squadra bianconera proprio in quell’anno approda alla serie A e fa conoscere Cesena a tutta Italia. Cesena diventa così una sorta di capitale sportiva della Romagna. L’Università e i grandi marchi dell’impresa, dalla Technogym di Nerio Alessandri all’Orogel, hanno contribuito ad ampliare la fama della città, non più semplice centro di provincia, ma dinamico polo dello sviluppo del territorio.

Il Resto del Carlino ha accompagnato la crescita della città, l’ha evidenziata e l’ha raccontata agli stessi cesenati, giustamente orgogliosi dei risultati. Il nostro giornale è stato fin dall’inizio un testimone attento ma anche partecipe, leader del panorama informativo in continua espansione. L’attenzione ai problemi dei cittadini, la vicinanza alle esigenze del territorio, il legame con la realtà locale: queste sono state le stelle polari del lavoro quotidiano delle decine e decine di giornalisti che si sono avvicendati nella redazione – dal primo responsabile Luciano Foglietta ai capi che si sono succeduti Bruno Gabbi, Paolo Morelli, Corrado Guerra, Stefano Muccioli, Ugo Ravaioli – e che ancora oggi rappresentano il solco sul quale si muovono i cronisti. Al servizio dei lettori e della città.