ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Il caffè che scotta. La colazione al bar costa sempre di più. I rincari sull’espresso

Il prezzo medio di una tazzina nei locali cesenati è di 1 euro e 30 . Ma in alcuni esercizi si è arrivati a toccare 1 euro e 50 di spesa. Nel nostro paese il 73% degli italiani ne fa un uso quotidiano.

Il prezzo medio di una tazzina nei locali cesenati è di 1 euro e 30 . Ma in alcuni esercizi si è arrivati a toccare 1 euro e 50 di spesa. Nel nostro paese il 73% degli italiani ne fa un uso quotidiano.

Il prezzo medio di una tazzina nei locali cesenati è di 1 euro e 30 . Ma in alcuni esercizi si è arrivati a toccare 1 euro e 50 di spesa. Nel nostro paese il 73% degli italiani ne fa un uso quotidiano.

Macchiato o ristretto? Amaro o corretto? Il caffè, con le sue infinite varianti, è tra le bevande più consumate dagli italiani. Un gesto, un rito, che si ripete ogni mattina. In casa, quando si mette sul fuoco la moka e si attende il borbottio della bevanda che sale e del profumo che si diffonde, o al bar, dove viene dosato con precisione e la miscela che scende lenta va a imbrunire la tazzina. C’è chi lo prende con lo zucchero, chi con il latte di soia, chi lo consuma bollente e chi invece lo preferisce tiepido. Chi sorseggia tre tazzine al giorno e chi non ci rinuncia dopo pranzo. In tutto il mondo si bevono ogni giorno oltre tre miliardi di caffè. Gli italiani sono da sempre grandi consumatori, e non rinunciano alla tazza del caffè espresso anche se il costo negli ultimi anni è aumentato. Nel nostro paese ogni giorno sorseggia il caffè il 73% degli italiani, per un totale di 95 milioni di tazzine consumate, in media 1,6 a persona.

Ma sul caffè incombe il pesante macigno del rialzo dei prezzi. Neppure Cesena si è sottratta agli aumenti, anche se c’è chi cerca di mantenere un prezzo basso per andare incontro alle esigenze dei consumatori. Il prezzo medio, adottato dai bar cesenati, si aggira su 1 euro e 30 centesimi, ma si può trovare tranquillamente anche a 1 euro e 20 centesimi o al prezzo rialzato di 1 euro e 50 centesimi. Quest’ultimo fa storcere il naso ai consumatori. Dietro ad ogni tazzina di caffè c’è una storia che parte da lontano.

A partire dal Brasile, dove gli agricoltori ultimamente sono costretti a dover combattere contro la siccità. O dal Vietnam, dove la pioggia battente non dà respiro ai raccolti. Il caffè è comunque da sempre considerato un simbolo del made in Italy nel mondo. Secondo un’indagine di Astraricerche per Consorzio Promozione Caffè sono gli stimoli olfattivi, uditivi e visivi tipici della sua preparazione a rendere questo rito così amato da Nord a Sud. L’aspetto più apprezzato è il profumo. Seguono il gusto, il calore e la vista.

Uno degli aspetti che gli italiani ritrovano maggiormente nel caffè è quello della ritualità: per il 92% dei consumatori di caffè è un’abitudine che scandisce i vari momenti della giornata e le varie occasioni di convivialità. Un aspetto quest’ultimo molto importante soprattutto per gli italiani tra i 25 e i 34 anni. Per il 92% dei consumatori bere un caffè è un momento di incontro e per il 91% un gesto d’amore rivolto alle persone a cui lo offriamo. È tra i prodotti agroalimentari italiani più esportati nel 2023 con un giro d’affari di 2,259 miliardi di euro (+ 6,8% sul 2022). E’ considerato un mix straordinario tra tradizione e creatività (91%) e un simbolo del made in Italy (90%), oltre a rappresentare nella torrefazione il ‘saper fare italiano’(89%).