Cappelletti e sangiovese, certo. Ma anche un forte tessuto di associazionismo e volontariato, una discreta offerta culturale e, ovviamente, un reddito medio di buon livello. E’ il mix di elementi che hanno portato la provincia di Forlì-Cesena al 13° posto nella classifica della qualità della vita (dati 2023) stilata come ogni anno dal Sole 24 Ore. Il balzo del territorio è da record: 27 posizioni scalate nel giro di dodici mesi, ancor più sorprendente perché avvenuto nell’anno dell’alluvione che ha devastato la Romagna.
Il risultato è legato ovviamente a più fattori, ma un cenno particolare merita il miglioramento degli indicatori di giustizia e sicurezza. Cinquanta scalini risaliti dal 68° al 18° posto nazionale. Pochi reati gravi e truffe, basso indice di litigiosità (cause civili), più problematico il rapporto tra denunce e popolazione (molti furti).
Gli indicatori economici disegnano una provincia benestante, dove agricoltura e imprese artigiane sono trainanti. Forlì-Cesena è al decimo posto nazionale in termini di ricchezza e consumi (con un miglioramento di 29 posizioni rispetto al 2023), premia in particolare il basso numero di famiglie con Isee inferiore a 7.000 euro (decimo posto), mentre la retribuzione media lorda di 21.385 euro (sempre dati 2022) merita il 42° posto. Delicatissimo il capitolo della sicurezza del territorio: 94° posto per rischio alluvione e 89° per rischio frane. Gli indicatori rimandano l’immagine di un contesto di fragilità che l’alluvione ha purtroppo ulteriormente aggravato.
"Senza l’alluvione potevamo entrare tranquillamente tra i primi dieci" osserva Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì, centrodestra, evidenziando che la ricerca ha tenuto conto correttamente delle criticità idrauliche, dunque il quadro è veritierio. Zattini è particolarmente soddisfatto per i risultati positivi in ambito culturale (dove giganteggia l’offerta dei Musei San Domenico) e negli ambiti degli ecosistemi urbani e della raccolta differenziata. "Diciamo che siamo sulla strada per uscire dall’emergenza – prosegue Zattini – Per quanto riguarda le infrastrutture, abbiamo già avuto risposte. Le attendiamo dalla Regione, secondo quanto ha promesso de Pascale, in merito alla messa in sicurezza dei fiumi".
Soddisfazione misurata anche per Enzo Lattuca, sindaco di Cesena (centrosinistra) e presidente della Provincia di Forlì-Cesena: "Ampio miglioramento rispetto al passato, conferma il quadro che ci illustrano costantemente i nostri sistemi di valutazione". Incassa il riconoscimento, ma non lo ritiene comunque esaustivo. Il quadro di una provincia ‘bicefala’ è complesso.
"Non è facile – afferma ancora Lattuca – mantenere standard uniformemente elevati confrontandosi con un’area estremamente eterogenea. A maggior ragione il dato è premiante per il territorio". Anche se gli indicatori vanno sempre considerati con cautela: "Basta un parametro non preso in considerazione, magari perché entrato più tardi in una banca dati, per rischiare di falsare tutto. Lo stesso approccio vale per il capitolo ‘alluvionale’: è chiaro che il nostro territorio ha pagato un prezzo estremamente caro, che probabilmente le analisi tecniche rilevano in maniera più marcata rispetto alle previsioni e alla più stringente valutazione sui rischi idrogeologici".