II ritardi del ’Novello’: "O si sblocca o si cambia"

Il sindaco Lattuca difende il progetto, ma vuole la svolta. "Se tra Fondo. Fabrica e ditta appaltatrice non c’è il chiarimento, lavori a una nuova impresa".

II ritardi del ’Novello’: "O si sblocca o si cambia"

Il cantiere del quartiere Novello

Sul quartiere Novello si assommano problemi e ritardi che ne stanno dilatando la realizzazione, ma il sindaco Enzo Lattuca continua a difendere il progetto.

"L’aggravarsi in tutta Italia dell’emergenza abitativa – che spinge in questi ultimi mesi gli enti locali a chiedere con forza al Governo che vengano stanziate nuove risorse per l’edilizia pubblica sociale – afferma il sindaco Lattuca – dimostra come l’investimento a suo tempo pensato e concretizzatosi per la realizzazione del quartiere Novello fosse una scelta lungimirante".

"Per questo il conferimento, da parte del Comune di Cesena, al fondo d’investimento Novello (gestito da Fabrica Sgr) del terreno su cui è in corso l’intervento di edilizia sociale – prosegue Lattuca – grazie anche all’investimento di oltre 42 milioni di euro da parte di Cassa depositi e prestiti – deve tradursi in un concreto intervento a favore dei bisogni di tanti cittadini in cerca di una casa ad un prezzo accessibile".

"Oggi, però, è sotto gli occhi di tutti un imprevisto rallentamento del cantiere – ammette il sindaco – . Le ragioni di ciò sono da ricercarsi nell’aumento dei costi dell’edilizia e nella imprevista necessità di una revisione progettuale che ha reso imprescindibile una revisione del contratto d’appalto stipulato tra il fondo d’investimento Fabrica Sgr (committente) e la ditta appaltatrice Petas srl. Lo stallo della trattativa, che perdura da alcune settimane tra le due parti, per la revisione dell’appalto e dei corrispettivi, ci ha spinto a chiedere con forza tanto a Petas che a Fabrica di raggiungere un’intesa affinché si prosegua celermente con le lavorazioni".

"Per questo – conclude il sindaco Lattuca – abbiamo, altresì, richiesto in queste ore la convocazione urgente di una riunione tra tutte le parti – il Comitato consultivo previsto dal Regolamento del Fondo – perché ogni tentativo di composizione degli interessi, anche quelli pubblici, non resti intentato. Se tale ricomposizione fosse impossibile o Petas S.r.l. ritenesse di non essere più interessata a portare avanti il cantiere, ci adopereremo in ogni modo perché la committente Fabrica Sgr affidi celermente l’esecuzione dei lavori ad una nuova impresa appaltatrice".