
Dopo il San Francesco del Guercino, sono tornati a casa anche i manufatti metallici e ceramici che nel corso di questi mesi sono stati interessati da un intervento di restauro conservativo a cura delle ditte laboratorio di restauro ’Florence Caillaud’ di Bologna (in relazione alle ceramiche) e ’Kriterion’ (in riferimento ai reperti metallici). Tra i manufatti archeologici troviamo i reperti provenienti dallo scavo del colle Garampo; la lucerna ritrovata nella zona dell’ex zuccherificio; la moneta in bronzo sempre proveniente dalle tombe romane ritrovate nella stessa area; ceramiche attiche in vernice nera provenienti da Pievesestina; piatti in maiolica policroma su fondo bianco riemersi vicino palazzo Ghini e dolii (grandi contenitori) in frammenti della prima età del ferro provenienti dal recente scavo in area Montefiore. "La collaborazione esistente tra Cesena, la soprintendenza di Ravenna e il gruppo archeologico – commenta l’assessore alla cultura Carlo Verona – ci consente di portare avanti un’opera conservativa avviata col progetto di riallestimento del museo civico archeologico. A fine 2021 alcuni di questi reperti sono stati presi in carico dalle due ditte a cui sono stati assegnati i lavori e oggi sono stati riconsegnati a Cesena. Valorizzare e promuovere il nostro patrimonio artistico – prosegue l’assessore – significa difendere la nostra storia. I manufatti, che per ora saranno custoditi nel deposito del San Domenico ricoprono un arco temporale che va dall’antichità al Rinascimento".