REDAZIONE CESENA

I nodi della ricostruzione "Redarguiti per spese non procrastinabili"

Braccio di ferro tra sindaci e governo durante il tavolo operativo di ieri a Palazzo Chigi. Tra i temi più divisivi, risorse e commissario straordinario. Buonguerrieri: "Lattuca sta alimentando un clima di scontro istituzionale".

I nodi della ricostruzione  "Redarguiti per spese  non procrastinabili"

I nodi della ricostruzione "Redarguiti per spese non procrastinabili"

"Le risorse che abbiamo già speso sono un obbligo". È perentoria la richiesta del sindaco Enzo Lattuca al tavolo tecnico sull’emergenza alluvione che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi, coordinato dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci. Numerosi i nodi da sciogliere che hanno acuito il braccio di ferro tra amministratori locali e governo. Tra le questioni più divisive, gli interventi già avviati e la nomina del commissario straordinario. "Con le risorse dell’ultimo decreto, fra 10 giorni i lavori si fermano - spiega Lattuca insieme al sindaco di Ravenna Michele De Pascale -. Abbiamo circa 1,8 miliardi di risorse spese o che stiamo per spendere per interventi di estrema urgenza, che sono senza copertura dal punto di vista finanziario".

Dubbi e perplessità sono stati sollevati dall’esecutivo su spese e cantieri aperti nei territori colpiti. "Tali interventi per cui siamo stati redarguiti non si concordano prima, si effettuano perché improcrastinabili per frane e argini rotti - ribadisce il primo cittadino cesenate - senza avere nei bilanci quelle risorse, con una procedura veloce si incarica un’azienda di aprire una strada per portare medicinali, alimenti a chi è isolato, o portare in salvo" .

D’altronde, le cifre sul piatto evidenziano un quadro emergenziale. "Ci sono circa 100 comuni interessati da esondazioni di fiumi o frane, 70mila abitazioni coinvolte e migliaia di imprese - fanno sapere Lattuca e De Pascale - I danni sui beni pubblici, con un margine di errore del 10%, ammontano a 4,5 miliardi".

Accesa la disputa sul commissario straordinario. "Nella scorsa riunione - ricordano - ci era stata chiesta la quantificazione dei danni. La Regione ha raccolto tutti i dati di Province, Comuni ed enti privati. Fatto questo, l’operatività può essere resa solo dal commissario alla ricostruzione: i tre presidenti di Regione sono le figure principali a cui affidarsi. Se il governo ha idee diverse si prenda la responsabilità".

Dura la reazione della deputata di Fratelli d’Italia Alice Buonguerrieri: "Lattuca sta alimentando un clima di scontro istituzionale. Non consentiremo che la tragedia dell’alluvione divenga l’ennesimo campo di regolamento di conti interno al Pd".

Cristina Gennari