LUCA RAVAGLIA
Cronaca

I negozi vedono nero: "Concorrenza spietata dei colossi dell’online"

Tempo di Black friday anche per i commercianti del centro storico "Ma a furia di promozioni anticipate a dicembre si rischiano conti in rosso".

Le sfavillanti scritte nere sono arrivate anche nella romagnolissima Cesena. Perché i confini non esistono più, soprattutto davanti alla spinta di un’onda consumistica nata negli Stati Uniti e diventata globale. Prima Halloween, adesso il Black Friday: le tradizioni di oltreoceano ormai sono un punto fermo anche a casa nostra. Soprattutto quando al centro di tutto c’è lo shopping. "Non ci si può voltare dall’altra parte – commenta Corrado Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio Cesenate – e far finta che questo trend non ci sia. Non si può farlo semplicemente perché altrimenti si finirebbe col pagare un prezzo ancora più alto, a vantaggio di chi quell’onda la cavalca, eccome. Il riferimento è chiaramente prima di tutto alla galassia online, diventata ormai inavvicinabile sotto certi aspetti di servizi. Durante il Black Friday in più arrivano importanti scotistiche, che rappresentano però interessanti opportunità anche per i commercianti di casa nostra, che si trovano ad affrontare una situazione complessa nella quale qualsiasi cosa possa dare impulso all’attività è certamente importante". Patrignani allarga lo sguardo a tutto il comparto della vendita al dettaglio, giocando in attacco. "Nel settore del commercio la concorrenza è spietata e la ricetta vincente in grado di cambiare radicalmente le carte in tavola ancora non la ha trovata nessuno. Però serve rilanciare e serve farlo con competenza. Il mondo dell’online può offrire tanti servizi, ma non tutti. In questo ambito serve intervenire, arrivando dove un computer o un telefono non possono arrivare. Da questa partita dipenderà il futuro delle nostre città".

Lo stesso approccio è quello portato avanti da Confesercenti: "Parlare di Black Friday – analizza Graziano Gozi, direttore di Confesercenti Ravenna e Cesena – significa avere per le mani un’arma a doppio taglio: da una parte c’è l’innegabile opportunità commerciale legata alla propensione a fare acquisiti di chi va a caccia di buone occasioni e su questa partita è giusto scendere in campo per giocare ognuno la propria parte. Il rovescio della medaglia però è legato al fatto che scontistiche importanti così a ridosso del periodo festivo possono rappresentare una penalizzazione nell’ottica degli acquisti a prezzo pieno che tradizionalmente precedono il Natale". A tal proposito Gozi cita un’indagine realizzata da Confesercenti a livello nazionale: "Quasi un italiano su due, il 45%, ha previsto di approfittare della giornata di sconti di venerdì 24 novembre. E a questi si aggiunge un ulteriore 40% che ritiene probabile l’acquisto, anche se finalizzerà la decisione in base alle offerte proposte, che in ogni caso non sono solo online, visto che in tutta Italia sono circa 200mila le imprese del commercio di vicinato che aderiranno all’evento promozionale. La sfida con l’online, però, è in salita: sette consumatori su dieci sono infatti già orientati a comprare su una piattaforma di eCommerce, progettando di spendere mediamente poco più di 200 euro". La conseguenza? "A furia di ‘mesi neri’ e promozioni anticipate, il commercio fisico rischia un dicembre in rosso. È necessario intervenire, per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani, anche questi un patrimonio del Made in Italy".